
CARIATI Alla conferenza stampa, organizzata da Alfonso Cosentino (Udc), capogruppo in consiglio comunale della Lista per Cariati, che annuncia le sue dimissioni da consigliere, ci sono tutte le opposizioni. La sala del Centro sociale è gremita ed il Cosentino, primo dei non eletti nelle scorse competizioni regionali, pur riconfermando il suo impegno politico a favore di una Cariati migliore, attribuisce alla sua rinuncia il segno tangibile di intendere la politica come servizio, col valore aggiunto del sereno distacco dai ruoli istituzionali. E rilancia, aprendo in pratica la campagna elettorale per le amministrative del 2001: Ritengo oramai matura la condivisione dei futuri percorsi di tutta lopposizione che siede a Palazzo Venneri. Come dire: Ci siamo. Iniziamo a lavorare per il cambiamento. Cambiare, perché le dimissioni non sono una rinuncia, ma un segnale. Un segnale rivolto agli uomini di buona volontà: tutti assieme dobbiamo sviluppare un progetto che abbia al centro gli interessi della città, giacché non è più possibile pensare ad una politica dei privilegi. Tutti abbiamo il dovere di essere garanti di un cambiamento vero, reale. In tal senso va inteso il mio congedo: un contributo agli amici di minoranza, di diverse estrazioni, coi quali ho sempre cercato lunità, nellinteresse supremo dei cittadini. Urge la necessità di fare squadra, la migliore possibile, e sono già maturi i tempi per iniziare a pianificare unintesa condivisa al solo scopo di fare vincere Cariati. Forte dei consensi ottenuti in provincia (quasi 4 mila voti), Cosentino detesta la gestione della cosa pubblica tesa esclusivamente a tutelare interessi familistici: i pidocchi politici di questo paese tornino a fare i pidocchi. Lelettorato, nonostante la debolezza antica che lo inchioda alla speranza ed al bisogno, sta imparando a scegliere secondo la propria opinione, ed anche con le spalle al muro sono certo che i cittadini sapranno scegliere secondo una coscienza libera e nel pieno rispetto delle regole democratiche. Antonio Arcuri, il primo dei non eletti nelle comunali del 2006, che gli subentra, è convinto che lattuale esecutivo procede nellazione amministrativa senza etica: chi fa politica deve mettere in conto che deve pagare un prezzo salatissimo alla propria famiglia ed ai propri affetti. La politica è rinuncia, oppure non è: Io entrerò nel parlamentino cariatese in punta di piedi, sperando di poter contribuire ad una battaglia di civiltà. Il nuovo capogruppo della Lista per Cariati, Antonio De Nardo, politico di lungo corso, ha riconfermato la sua linea prudente e non urlata: La nostra sarà, come sempre, opposizione dura ma propositiva. Non ci faremo incantare dalle sirene ma nemmeno ostacoleremo proposte ed impegni del governo locale purché mirati al benessere della nostra comunità.
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