Cariati: perché siamo fermi?!

Vedremo con speranza quello che accadrà domani

Mi scusino tanto i lettori se torno periodicamente a riflettere ad alta voce sul pantano in cui galleggia, metaforicamente, il paese. Ammetto non riesco a trattenermi e spero di non apparire noioso. Forse sbaglierò pure ad insistere.

Non afferro appieno i reali motivi per i quali non si prova almeno a costruire un percorso per raggiungere alcuni obiettivi, seppure a breve tempo, dei quali potrebbero anche non essere certi i risultati. In tal caso non farebbe nulla, tanto quanto si é tentato. La buona volontà sarebbe salva!

Non è possibile che il tempo trascorra invano, come se si stesse aspettando sa quale accadimento. Se l’attesa fosse d’altronde dettata dal possibile ritorno del Sindaco avv.Filomena Greco ci può pure stare, ma nel frattempo si punti a realizzare alcune priorità. Lo chiedo per favore! 

L’immobilismo non fa bene a nessuno. Non giova di sicuro ai cariatesi e a Cariati. E neanche per assurdo al Primo cittadino, momentaneamente sospeso nella sua funzione.

Sulla testa di chi ha deciso di restare a Palazzo Venneri, mi riferisco all’attuale maggioranza, ci sono delle responsabilità ben precise. Quindi, è tempo di darsi una mossa. Di far capire su cosa si sta puntando. Serve, quindi, battere un colpo. 

La sfida oggi sarebbe quella di individuare degli obiettivi, magari anche diversi da quelli iniziali. Non ci sarebbe nulla di male. Non me ne voglia naturalmente il Sindaco Greco. Un vento nuovo di progetti, e risoluzioni di criticità, potrebbe servire anche quale nuova linfa al percorso futuro che deve appassionare e impegnare il domani. 

A farla corta: sarebbe più onesto dire “vogliamo provarci perché ci spetta”. Punto. Detto questo, sarebbe il caso di passare ai fatti. E’ sempre più urgente. Che piaccia o meno non si può aspettare. È l’avvenire che deve essere riportato in campo e svegliato dal sonno in cui è piombata Cariati. Vedremo con speranza quello che accadrà domani. 

Post scritum

Complimenti vivissimi a Aldo Fortino, nonché ai tanti cariatesi, che si sono impegnati instancabilmente nella giornata di ieri per la pulizia del centro storico. Un gesto encomiabile e ricco di tanto orgoglio cariatese. Spirito e senso utile a rafforzare il senso di identità. Tengo, però, a precisare una cosa. Non basta a sconfingere un contesto piuttosto fermo e refrattario al cambiamento! Di questo l’amministrazione deve essere consapevole.

Nicola Campoli 

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