
(Il Crotonese14.9.13) Mentre i consiglieri di minoranza esultano per la sentenza del Tar Calabria, lamministrazione comunale non ci sta e si difende impugnandola. I fatti. Il Tribunale regionale, dopo circa un anno, l11 settembre scorso si è espresso accogliendo il ricorso presentato dallopposizione con cui si chiedeva lannullamento della delibera n. 63 del Consiglio Comunale, datata 29 novembre 2012, riguardante l’approvazione degli equilibri di bilancio. La sentenza, secondo Filomena Greco, Francesco Cosentino, Mario Sero e Tommaso Critelli renderebbe giustizia ai consiglieri di opposizione che avevano reclamato lassunzione, da parte della maggioranza, di un atto deliberativo in mancanza del numero legale richiesto per rendere valida la seduta consiliare. Allora, nonostante le rimostranze, la maggioranza ha ritenuto di procedere egualmente. Il dissenso della minoranza si basava anche sul contenuto stesso della delibera relativa al riequilibrio di bilancio dellesercizio 2012, ritenuto inattendibile e falsato rispetto alle reali condizioni debitorie del Comune di Cariati. Leffetto della sentenza è catastrofico afferma Mario Sero della coalizione Cariati nel cuore perché si annullano tutte le delibere comunali successive, circa 60, si va verso lo scioglimento del Consiglio e il commissariamento dellEnte; inoltre, il tribunale ha condannato il Comune guidato da Filippo Sero pure al pagamento delle spese processuali. Francesco Cosentino, esponente dellUdc, parla di una sentenza importante perché mette a tacere larroganza e la miopia politica ed istituzionale di questa amministrazione comunale. Disappunto espresso anche lex sindaco Cataldo De Nardo e Nicola Nucaro del centro studi Piergiorgio Frassati, i quali non sono stati colti di sorpresa: Era inevitabile, sottolineano, che il Tar della Calabria accogliesse le ragioni dellopposizione, lesa nel diritto sacrosanto del munus pubblicum appannaggio di ciascun consigliere comunale. Sarebbe bastato, aggiungono De Nardo e Nucaro, dichiarare la seduta deserta e andare alla seconda convocazione: Ora il prefetto di Cosenza dovrebbe attivare la procedura per lo scioglimento del Consiglio Comunale di Cariati ai sensi degli artt. 141 e 193,c4 del T.U. 267/2000, in quanto il Comune non ha approvato entro i termini di legge il riequilibrio di bilancio. Di tuttaltro avviso è, invece, il sindaco Filippo Sero che, in base alla valutazione fatta dal suo legale, esistono tutti gli elementi per impugnare la sentenza di primo grado, cosa che verrà fatta nei termini e nei modi previsti dalla legge.
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