
Sono particolarmente contento per la notizia che il Sindaco Minò ha dato nelle comunicazione nel corso dell’ultimo Consiglio comunale.
É stato avviato l’iter amministrativo per la sottoscrizione del Patto di Gemellaggio e Amicizia tra le due amministrazioni comunali di Napoli e Cariati.
Voglio solo ricordare che si tratta di un progetto valoriale, o meglio sogno, che da sempre aveva coltivato il mai dimenticato: l’illustre Professore Franco Liguori.
Persona autorevole che mi ha fatto davvero appassionare, grazie ai suoi scritti e lunghe conversazioni, al glorioso passato di Cariati.
Lui da approfondito conoscitore della storia cariatese ha teso valorizzare da sempre i significativi legami tra il capoluogo partenopeo e la Perla dello Ionio.
Adesso sta all’Amministrazione in carica, nonché al delegato alla cultura Professoressa Alda Montesanto, nonché con il coinvolgimento di Mauro Santoro, altrettanto studioso e conoscitore della storia del territorio, dare forza e contenuto al Patto.
Ricordo solo che a Napoli un’ampia area del centro città – meta gettonata da parte di tantissimi turisti italiani e stranieri – é dedicata a Cariati, a seguito della familiarità tra due Comuni della famiglia Spinelli.
Mi farebbe molto piacere, la mia é solo una semplice idea, se il Comune di Cariati a sigillo della sottoscrizione del legame tra le due comunità potesse prendersi carico del restauro dello storico crocifisso che si trova a Napoli a Vico Cariati.
In vico Croce a Cariati, angolo vico Cariati, è allocato un enorme crocifisso eretto per il colera del 1836, che colpì Napoli della brutta epidemia del colera.
La gente del posto lo chiama “Gesù Crist miez a via”, perché sta proprio in mezzo alla strada, tra un dedalo di viuzze strette e colorite, affollate di stendini, panni stesi, edicole votive con fiori e foto, negozietti e scooter che sbucano a ogni angolo.
Nicola Campoli
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