
NON È LA PRIMA VOLTA. Nei mesi scorsi, Cariati è stato teatro di altri episodi di vandalismo. Da quando la giunta Greco si è insediata, lo scorso giugno, più di una volta sono stati fatti danni alla città e ai suoi abitanti. Come quando, a fine gennaio, è stata scassinata la porta di accesso al serbatoio dell’acqua potabile. In quella occasione, per diverse ore, alcune zone della città sono rimaste senza fornitura, perché è stato necessario effettuare analisi di autocontrollo e la sanificazione del serbatoio.
«Adesso, invece, hanno procurato danni economici e alla libera comunicazione tra le persone – ha continuato Greco – . Siamo a ridosso della stagione estiva e abbiamo lavorato sodo in questi mesi per fare in modo che tutto sia pronto, pulito e funzionante per l’arrivo dei turisti».
Sul lungomare di Cariati, proprio nei giorni scorsi, sono state impiantate alcune palme adottate dagli stessi cittadini: chi voleva, poteva dare una quota per acquistarle e abbellire la strada dove si passeggia, ci si intrattiene e si osserva meravigliati il mare. «Crediamo che rendere la nostra città più bella voglia dire intanto rispettare noi stessi, che ci viviamo. Significa, però, pure dare la possibilità a chi abita lontano e torna, o a chi viene a trovarci per la prima volta, di sentirsi a proprio agio, di godere al meglio delle nostre bellezze. Un miglioramento delle condizioni si traduce poi, inevitabilmente, in un vantaggio economico per le attività turistiche e per i commercianti. Però non tutti, evidentemente, amano Cariati come noi e come chi si impegna per farlo diventare un posto sempre migliore. Non tutti, a quanto pare, sono interessati al suo destino. Ma troveremo i responsabili – tuona infine Filomena Greco – . Quello che hanno fatto non ci fermerà. Non ci dissuaderanno dal raggiungimento dei nostri obiettivi di crescita, di sviluppo e di legalità».
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