“BLUFFANDO CON GLI USA”

di Marco Toccafondi Barni


– Una pistola vale più di un poker d’assi. E’ vero, ma se hai solo gli assi prova a usarli.

E’ esattamente la situazione dell’ Europa odierna verso gli Stati Uniti e in generale contro tutti gli imperi nel pianeta (che al massimo sono altri 4, non centinaia). Il nostro continente, il più vecchio del globo e con dentro la nazione più anziana di tutte (sì, l’Italia) non ha grandi risorse ed è molto in là con gli anni, inoltre è sfera di influenza di un impero altrui da ormai 80 anni e non è più abituato alle guerre né ai sacrifici, fortunatamente. E’ del resto l’esistenza quotidiana nelle perle degli imperi. Da sempre a questi “oggetti geopolitici” è stata imposta un’ unica cosa: vivere dentro la loro bolla senza pretendere di avere una strategia e dedicarsi a quella bella vita che si confà agli anziani. Tutto qui, non è difficile da capire né da fare.

Nessuna eccezione per l’ Europa – Il nostro continente, in quanto perla dell’ impero a stelle e strisce, non fa eccezione. Casomai è l’eccezione, situandosi fuori dalla storia in quanto satellite. Con i suoi circa 450 milioni di abitanti resta il più importante territorio del mondo, come storia, economie avanzate, livello di civiltà, diritti, benessere mediamente diffuso e soprattutto col suo mitico stato sociale. Tuttavia è una serie di nazioni (27), ma sono 27 “oggetti” nella totale disponibilità statunitense a causa di ben due guerre, definite mondiali ma in realtà più che altro europee, perse. Da allora è stato solo un continuo benessere teso alla soffice dolcezza della vita, pensionati quando vanno al parco: dare il mangiare ai piccioni, due chiacchiere con i coetanei e leggere il giornale. Ecco, gli europei da 8 decenni sono “anziani” che si dedicano alle partite di pallone in tv, ai telefilm oppure alle popolari serie tv e ai nipoti, per appisolarsi col sottofondo della vita placida del post storicismo. E’ proprio quello che Trump e soprattutto J.D. Vance, col suo Mid West, rinfacciano in ogni occasione, persino chattando in privato. Arrivano al punto di minacciare l’abbandono, per loro siamo un continente di rammolliti fannulloni e scrocconi dediti alla dolce vita di felliniana memoria.

C’è un’ unica via d’uscita, vedere il bluff – In Europa nessuno, fuor da X-Box e Playstation o al cinema, ha mai fatto né visto una guerra. Per dirla con “Berlinguer ti voglio bene”: se ci va male finisce il virtuale e principia il reale. Quasi un secolo fa gli Stati Uniti e i sovietici, vincendo quel doppio conflitto mondiale di nome ed europeo di fatto, hanno conquistato e annesso il continente. E’ trascorso così tanto tempo che chi ha fatto la guerra è un centenario oggi. Gli Stati Uniti, rimasti unici egemoni dopo la fine della guerra fredda, minacciano allora l’abbandono dell’ Europa un giorno sì e l’altro pure e che ne se dica non è un leitmotiv della sola amministrazione Trump, anzi. Pur con toni diversi questa cantilena è iniziata prima, essendo fenomeno e richieste strutturali quanto pressanti in buona parte del paese (soprattutto negli stati del Mid West e in quelli del Sud). C’è un problema dirimente, però, quale ? Che gli Stati Uniti restano l’egemone mondiale e per rimanerlo devono necessariamente avere due cose: il controllo completo dell’ Europa e quello dei mari, attraverso gli stretti. Questo per via del commercio mondiale che viaggia sulle onde. Non esiste un’ alternativa possibile a ciò, ne consegue che abbandonare veramente l’Europa sarebbe (il condizionale in tal caso è più che un obbligo visto non accadrà mai) come lasciare Taiwan alla Cina tra qualche anno. L’ isola tanto “Formosa”, per i portoghesi, insieme a

Cuba e’ un “lucchetto geopolitico” e chi ne detiene le chiavi chiude letteralmente il rivale strategico in casa; non è un caso se l’ Olocausto nucleare si sfiorò seriamente solo per la vicenda dei missili a Cuba durante quei terrificanti 13 giorni nell’ autunno 1962. Abbandonando il “lucchetto taiwanese”, infatti, gli Stati Uniti perderebbero anche il controllo su un mare e forse un oceano cruciali per l’egemonia planetaria. E’ semplice da capire come concetto. Idem con l’ Europa, infatti nel mondo reale nessuno se ne è mai andato né mai se ne andrà dal vecchio continente, basta osservare i nudi fatti: in Italia il comando della VI flotta USA nei pressi di Napoli è ancora lì e vi rimarrà a lungo. Le basi a Vicenza e a Camp Derby idem con patatine McDonald’s in omaggio. Il tutto coi circa 14.000 militari statunitensi dislocati lungo lo stivale. E allora, quasi giocando una partita di poker, bisogna solo andare a vedere il bluff Usa, politologico ed elettorale, utile per diluire la rabbia sorda nei loro stati malmessi. Ma non è affar nostro.

Che fare ? Fingere un ammiccamento alla Cina, che ovviamente non sia nulla di veritiero. Tutto qui, niente di più facile, gratuito e remunerativo: gli Usa vogliono spaventarti e umiliarti e tu spaventi e umili gli Usa. Anche se è sempre stato difficile per i contemporanei percepire il frangente vissuto per quello che realmente è, stavolta qualcosa da perdere ce l’hanno soltanto gli Stati Uniti, visto che è in gioco la merce più rara e ambita nella intera storia umana: il potere e la gloria dell’ egemonia.

Seguire i padroni verso una Russia WI FI contro la Cina – Ovvio, deve essere soltanto un bluff e non come fecero i citrulli del Conte I, il duo dinamico Conte-Salvini, crederci davvero firmando accordi per le cosiddette vie della seta con Pechino, mandando su tutte le furie Washington. Un ammiccamento va bene, altro no. Basta far capire agli statunitensi che se sono i padroni del mondo e l’ unica super potenza planetaria lo devono anzitutto a noi. E’ un discorso che fila tanto da rendere inutile armarsi alle nostre latitudini, perchè non solo dovremmo comprarle dal nostro stesso padrone strategico le armi, gli Usa, ma poi neppure sapremmo usarle. L’unica opzione logica è copiare i nostri padroni: loro vogliono aprire alla Federazione russa per giocarla contro il rivale strategico cinese ? Noi dovremmo fare lo stesso. Grazie alla guerra in Ucraina gli egemoni hanno misurato la debolezza più che la forza di Mosca e non è un caso sia corretto parlare di debolezza da parte dell’ Orso, perché la Russia è paragonabile a un WI-FI che non funziona nemmeno con un modem messo a pochi centimetri dalla Smart – Tv, costringendo l’utente a collegarlo con un cavo ethernet. Cosa pensereste se una simile situazione capitasse in casa vostra? E’ un WI – FI disastroso se non funziona neanche nella stessa stanza del router. Ecco, la Russia con la prova in Ucraina ha dimostrato di essere un po’ come l’ipotetico collegamento WI-FI: dopo oltre 3 anni di guerra è ancora impantanata nel Donbass e manco lo ha conquistato tutto. Un’ umiliazione incredibile per un impero, quasi l’anticamera della morte, sarebbe come se gli Stati Uniti, in caso di invasione, si impantanassero in Canada o in Groenlandia. Un impero deve riuscire a controllare agevolmente e da remoto gli stati confinanti, la Russia ha fallito. E’ evidente come il sole in un cielo terso.

Perché il bluff funzionerà ? Una Federazione disintegrata sarebbe droga letale per gli Usa. E’ banale, in quanto al di là delle chiacchiere nessun cittadino statunitense vuol veramente cedere lo scettro dell’ egemonia e quindi anche il delirio di chi punta al riarmo europeo, magari per dissolvere definitivamente quello che è comunque ancora l’ impero russo, verrebbe visto addirittura in modo malevolo dagli Stati Uniti (vediamo col presunto riarmo tedesco); questo perché Oltreoceano sono perfettamente consci che

una Federazione frantumata in tanti pezzi, come è nei sogni dei baltici o di Varsavia e Kiev, la replica del 1991 con l’ Urss, per gli Stati Uniti equivarrebbe a soffrire di una forte e monopolizzante dipendenza: a Washington sia la Casa Bianca che gli apparati dovrebbero concentrarsi unicamente sul paese più esteso della terra, dotato di quasi 6.000 testate nucleari, ma a quel punto ridotto in tanti coriandoli come una Libia qualsiasi. Di più, con tanti piccoli leader al posto di un unico capo al Cremlino dotati di un numero di ordigni nucleari superiori a Francia e Gran Bretagna messe insieme. Un incubo, un’ ipotesi inaccettabile per gli Stati Uniti che non solo sarebbero distratti da un cataclisma storico e geopolitico del genere, ma vedrebbero incrinarsi la loro superiorità su una Cina subito pronta ad annettere la Siberia. Per queste ragioni e anche di più l’ Europa non deve armarsi, solo bluffare.

Le contraddizioni sono tante ma i veri problemi sono degli altri, ed è ora che gli europei ne devono approfittare.

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