AUTOVELOX E MULTE: LA CASSAZIONE APRE AD UNA RIVOLUZIONE NELLE SANZIONI PER ECCESSO DI VELOCITÀ

Antonio Loiacono

Le multe degli autovelox rappresentano da tempo una delle questioni più dibattute per gli automobilisti italiani, e con le nuove novità legislative, la situazione potrebbe subire un ulteriore scossone. La recente ordinanza 26553/2024 della Cassazione, emessa l’11 ottobre scorso, introduce infatti una possibile “rivoluzione” nell’ambito delle sanzioni per eccesso di velocità.

Fino ad oggi, in caso di multa, i conducenti erano obbligati a fornire i propri dati per consentire la decurtazione dei punti dalla patente, pena ulteriori sanzioni. Tuttavia, la nuova ordinanza ha stabilito che questo obbligo potrebbe essere sospeso nel caso di ricorso contro una multa autovelox. Ciò significa che, finché il procedimento non si è concluso, non sarà necessario comunicare i dati del conducente, invertendo la prassi finora in vigore.

Questa decisione nasce da un ricorso presentato da un automobilista che aveva ricevuto numerosi verbali per non aver comunicato i dati del conducente. Secondo la Cassazione, i verbali in questione avrebbero dovuto essere considerati non validi, poiché la comunicazione dei dati doveva avvenire solo a procedura conclusa.

Le implicazioni di questa decisione potrebbero essere notevoli, in quanto l’applicazione delle sanzioni relative agli autovelox, strumento da tempo controverso per gli automobilisti, potrebbe subire significative modifiche. Questa “rivoluzione” potrebbe limitare l’uso incondizionato degli autovelox da parte delle autorità, introducendo una maggiore tutela per i conducenti, ma anche aprendo nuove discussioni sul tema della sicurezza stradale e della gestione delle infrazioni.

 

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