
— Lo scalese Antonio Maiorano, 62 anni, coniugato, due figli, Dirigente Superiore della Polizia di Stato, Questore di Lecce dal 30 dicembre 2013, lascia il Salento per dirigere la Questura di Trieste in sostituzione di Giuseppe Padulano, collocato in pensione. Il Questore dal volto umano (il suo motto, stampato nel suo biglietto da visita recita: Servi della legge, schiavi della nostra umanità) ha alle spalle una brillante carriera che da tempo lo ha posto ai vertici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Dopo aver diretto la squadra mobile di Ravenna, fu inviato nella sua terra alla direzione prima della Digos e poi della squadra mobile di Catanzaro, nel periodo caldo della lotta alla ndrangheta. La profonda esperienza acquisita sul campo in quegli anni lo ha reso uno dei massimi esperti dei fenomeni delinquenziali calabresi, tanto che divenne Responsabile della Sezione Contrasto alla criminalità organizzata calabrese del Reparto investigazioni giudiziarie della Direzione investigativa antimafia di Roma. Un impegno proseguito presso altri due importanti settori del Dipartimento della Polizia di Stato: la Divisione Coordinamento degli Uffici Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Direzione Centrale della Polizia Criminale e la Divisione Impiego e Gestione dei Reparti Prevenzione Crimine del Servizio Controllo del Territorio presso la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato. Ed ancora, ha diretto la Centrale Anticrimine della Polizia di Stato e la IX Zona di Polizia di Frontiera di Puglia, Abruzzo e Molise. Dopo il periodo di direzione delle questure di Pordenone e Terni, il Dipartimento della P.S. ha ritenuto di avvalersi delle sue esperienze professionali nel campo dellinvestigazione pura affidandogli la prestigiosa e delicata Direzione centrale per i servizi antidroga, lorganismo interforze che coordina tutta lattività antidroga delle forze di polizia (Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza) nellintero ambito nazionale nonché le operazioni di contrasto al traffico internazionale di sostanze stupefacenti condotte in collaborazione con altre polizie estere. Nel suo curriculum annovera anche missioni allestero, riconoscimenti vari, docenze presso istituti di Istruzione della Polizia di Stato e la frequenza del corso di Alta Formazione presso la Scuola di Perfezionamento per le forze di Polizia. Questore di Pordenone, Terni e Lecce, adesso è nella terra redenta di Trento ove saprà portare limpeto e la determinazione della gente di Scala Coeli che preferisce i fatti alle parole, il lavoro al vaniloquio. Il Sindaco di Scala Coeli, Mario Salvato, saluta la nomina con gioia: Siamo orgogliosi di annoverare fra i nostri concittadini Antonio Maiorano, figura di assoluto rilievo e appassionato servitore dello Stato, assurto ai massimi livelli di una brillante carriera che mai dimentica il senso di appartenenza alla sua comunità dorigine, certamente piccola, ma immensa per le personalità che sa esprimere in ogni campo. Allamico Antonio Maiorano, alla sua semplicità dessere scalese ad ogni costo, invio le felicitazioni dei suoi compaesani. Grazie, signor Questore, di non aver mai dimenticato di essere una capatosta di Scala Coeli.
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