

Un diritto reclamato da un intero territorio che ha avuto fino a 11 anni fa proprio il “Vittorio Cosentino“ di Cariati come riferimento sanitario e come vero e proprio “salvavita”.
Posso citare, tra i presenti, il sindaco di Campana, Chiarello, cittadini di Crucoli, Mandatoriccio, Calopezzati, ma anche i rappresentanti di associazioni, dei pescatori e di altre categorie sociali, cittadini cariatesi, ex emigrati e attuali emigrati, come il gruppo “Escia a mare” che da lontano hanno fatto sentire la presenza. Posso indicare e ringraziare per essere venuti a sostenerci le compagne del movimento Fem. In. di Cosenza, i consiglieri regionali Ferdinando Laghi e Davide Tavernise e altri… Caro Presidente, è chiaro che non è più tollerabile tale stato di abbandono e di mancanza di rispetto non solo dei diritti dei cittadini, ma della vita umana; lo “gridava” uno degli striscioni esposti, dedicato “a quelli che potevano esserci e non ci sono più”. Presidente Occhiuto, lei queste cose le conosce più di chiunque altro perché frequenta e conosce la nostra cittadina fin dai suoi esordi nella politica che conta. Potrei usare chissà quante e quali parole per descrivere lo stato di emergenza che viviamo da oltre un decennio, e per esortarla a intervenire. Le dico soltanto: LA DECISIONE DI DARE DIGNITÀ E DIRITTI A QUESTO TERRITORIO ORA È NELLE SUE MANI.
Parta DA QUI, dalla riapertura dell’ospedale di Cariati, già pronto e funzionante, come voleva fare Gino Strada, per far ripartire la sanità in Calabria, che, come lei stesso ha dichiarato, è un punto centrale del suo programma.
Noi intanto continuiamo a lottare.
Assunta Scorpiniti
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