
Appello alla magistratura affinché indaghi sui 15 anni di fallimentare commissariamento regionale in tema di emergenza ambientale. Chiedere conto al Ministro dellAmbiente del fallimento del suo commissario. Unità territoriale senza distinzioni politiche. Ripensare globalmente per i prossimi mesi ed anni lintero piano dei rifiuti in provincia. Necessità urgente di togliere i rifiuti dalle strade. Individuare, senza ulteriori ritardi, soluzioni concrete, immediate ed alternative in questo territorio per il conferimento dei rifiuti. Sono, queste, le denunce e le priorità ribadite stamani (mercoledì 9 gennaio) dal Sindaco Giuseppe ANTONIOTTI, partecipando insieme allassessore allambienteGiuseppe SIFONETTI ed alla Polizia Municipale cittadina alla manifestazione itinerante sulla SS106 (da Cariati a Crosia), di protesta territoriale, contro le scelte scellerate del Commissario regionale per lemergenza ambientale e contro lindecisionismo a tutti i livelli prodottosi negli ultimi 15 anni in tema di rifiuti. Non vi sono divisioni ha detto ANTONIOTTI nella denuncia dei sindaci del fallimento del sistema commissariale che ha ipotecato una diversa gestione dei rifiuti nel nostro territorio. Oggi però siamo nellemergenza, una delle maggiori mai vissute non solo dal basso ionio ma anche dai sindaci dellalto ionio e del Pollino, così come in gran parte della provincia e della regione. Quella che è fallita ha aggiunto è stata la programmazione e la capacità di saper coinvolgere i territori su scelte strategiche, anche in termini di ubicazione di impianti per lo smaltimento in parallelo allobbligo, spesso sottovalutato a tutti i livelli, di far elevare leffettiva differenziata. Le responsabilità sono tante e diffuse, anche dal basso. Adesso, tuttavia, né scusanti né ulteriori dilazioni sono tollerabili. Tonnellate di spazzatura ovunque, anche purtroppo nei punti sensibili delle nostre città, rappresentano la cifra del fallimento di unepoca più che di un sistema. Il giro di boa è imposto ad ognuno di noi, con elevato senso di responsabilità e senza alcuna fuga in avanti o indietro. Oltre la protesta, giusta e legittima, anzi doverosa, serve però saper prospettare soluzioni ed assumersi tutte e fino in fondo le responsabilità di governo rispetto alle popolazioni. Altrimenti, ed il rischio lo abbiamo oggettivamente registrato anche nella mobilitazione di stamani, con lassenza quasi totale dei cittadini a sostegno delle istituzioni, gli stessi sindaci saranno ancor di più lasciati da soli. I cittadini son stufi delle parole, dellanalisi delle responsabilità, delle cause e della cronistoria dei complotti o dei fallimenti. I cittadini vogliono sapere perché i rifiuti stanno ancora per strada, perché si fa fatica ad accompagnare i propri figli a scuola o a passeggiare nelle città e perché lOspedale appare ancora circondato dalla spazzatura. Le famiglie e tutti i contribuenti vogliono tranquillità e giustizia, sia rispetto al paventato allarme igienico-sanitario e rispetto che al pagamento di tributi che altrimenti appaiono solo balzelli ingiusti e odiosi. Ecco perché ha proseguito i sindaci devono ora saper governare lemergenza e decidere cosa fare nellimmediato, senza ulteriori invocazioni di interventi dallalto, assumendosi in prima persona, rispetto allassenza di qualsiasi alternativa credibile nei prossimi giorni, lonere di indicare come, di diritto e di fatto, ripulire le nostre città per riavviarci su un percorso virtuoso e diverso da quello subito ma anche in parte acconsentito fino ad oggi. Nel frattempo ha concluso ANTONIOTTI sollecitiamo la magistratura ad indagare fino in fondo su questa pessima gestione pagata con risorse pubbliche ed esigiamo che il Ministro dellAmbiente ed il Governo nazionale, da cui il Commissario deriva e dipende, vengano in Calabria e nel nostro territorio e prendano definitivamente atto del disastro fatto subire e pagare alle comunità.
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