
La stagione estiva è ormai vicina, ancora più prossime sono le festività pasquali. Sperando nel tempo clemente la settimana dei riti pasquali, porterà molti abituali frequentatori a trascorre qualche giorno di riposo a Cariati. Il sottoscritto con grande piacere è tra questi. Cosa mi aspetta, oltre al già più volte annunciato senso alternato sul ponte del Molinello? Di certo, loccasione saggerà, seppure in minima parte, il disagio che si manifesterà con larrivo dei mesi estivi, se non si riuscirà a consolidare la struttura. Per il resto, troppo ferma e imbalsamata appare la politica locale. Nessuno si scopre. Tutti guardano alle mosse altrui. Qualcuno attende spinte e accreditamenti da fuori Comune. Non so quanto sia vero, ma è quello che appare alla luce del giorno. Non dovrebbe affatto essere così. Di questi tempi, nonostante la naturale scadenza della consiliatura tra poco più di un anno, a Cariati dovrebbero germogliare idee, azioni e proposte per lorganizzazione della stagione estiva, ma anche per costruire un programma per il futuro prossimo del Paese. Invece, tutto tace. Il degrado urbano ormai domina sul perimetro cittadino e sembra che a nessuno interessi. Lo spopolamento è inarrestabile. Il commercio langue e regge se non per i pochi che ancora continuano a restare. Principalmente anziani, giovanissimi e persone di mezza età. DellOspedale neanche a parlarne. Lo stesso piano spiaggia, che bene o male offre qualche spicciolo di economia in estate, langue nei cassetti del Palazzo di Città. Bene, Gentile Illustre Sindaco avv.F.Sero, mi viene spontanea una domanda. Quale Paese lascia dopo quasi dieci anni di ininterrotto governo? Spero mi risponda! A me il passato, il presente e il futuro di Cariati interessa. Oltremodo, giacché resistere in tali condizioni: è proprio un gran sacrificio. E a dirla tutta, mi piange il cuore a vedere una Cariati senza alcuna prospettiva. Nicola Campoli
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