
Folta e interessata la platea alle attività svolte nelle due giornate a Pietrapaola e Cariati La scuola continua a essere il centro propulsore per la crescita e lo sviluppo della comunità sociale. Dal bisogno oggettivo di migliorare lofferta formativa verso la propria utenza, nellambito del Gemellaggio fra il Comune di Pietrapaola e Warstein, lIstituto omnicomprensivo di Mandatoriccio e lIstituto di istruzione superiore di Cariati, hanno realizzato un importante momento di studio, di ricerca e di confronto. Un simposio per comparare la normativa e la metodologia italiana con quella tedesca. Un confronto diretto. Vero. Concreto. Un momento di crescita. Due giorni di attività per meglio conoscere il sistema scolastico dei due Paesi. Hanno partecipato attivamente ispettori, dirigenti e docenti delle due nazioni. La prima giornata si è svolta a Pietrapaola mare allo scopo di raccontare lorganizzazione delle due realtà formative, evidenziando le relative normative. Gli esimi rappresentanti della scuola hanno effettuato incontri in classe e attività dirette presso lIstituto omnicomprensivo di Mandatoriccio – sede a Pietrapaola. Si è proseguito, poi, con una ricca tavola rotonda, presso la sala convegni Il Carlino di Pietrapaola mare. Nellintrodurre i lavori il dirigente scolastico dellomnicomprensivo di Mandatoriccio (istituzione che comprende le scuole di Mandatoriccio, Pietrapaola e Calopezzati) Angelo Serafino Parrotta, ha dato il benvenuto agli isslustri ospiti e ha evidenziato la valenza socio culturale delliniziativa scolastica che ha arricchito ulteriormente il già corposo gemellaggio. Il compito di tradurre in maniera simultanea gli interventi dallitaliano al tedesco e viceversa è toccato al professor Cosimo Bellanova. Un lavoro che il docente ha realizzato in maniera egregia. Il funzionario dellUfficio scolastico provinciale di Cosenza, Antonio Sessa, ha sottolineato la sensibilità del Miur su queste importanti tematiche e giornate di approfondimento e conoscenza. Il dottore Sessa, inoltre, ha messo in risalto che <>. E ha espresso la propria convinzione che nellapprendimento, in realtà, non ci sono molti scarti fra la scuola italiana e quella tedesca. Infine, ha fatto notare il bisogno di valorizzare la figura del dirigente scolastico al fine di migliorare la qualità, e la necessità di incentivare gli insegnanti per stimolare la ricerca. Il dirigente scolastico dellIpsia Iti di Cariati, Gerardo Aiello, ha sottolineato che in entrambi i Paesi, Italia e Germania, esiste un impegno da parte dello Stato: offrire unistituzione gratuita ai sullambiente, sulle acquee e giovani. Ha detto che in passato è stato già fatto qualcosa con le scuole tedesche: lavori sulla monumentalità delle due realtà. Il preside Aiello, inoltre, ha fatto notare che attraverso questi canali le scuole possono conoscersi meglio, ma soprattutto i ragazzi di domani si sentiranno maggiormente cittadini dellEuropa. Lispettore tecnico – Dirigente del Miur, Francesco Fusca, ha esordito sottolineando limportanza dellappuntamento pianificato dalle due scuole (Cariati e Mandatoriccio). Poi, ha fatto riferimento alle diverse normative che hanno portato la scuola italiana verso lintegrazione, inclusione e la valorizzazione delle persone disabili che frequentano le attività scolastiche. A giudizio dellispettore Fusca la classe rappresenta la società in piccolo. Ha parlato, poi, della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Lispettore tedesco Winfried Ebert, ha messo in luce limpostazione della scuola tedesca. Ha detto, innanzitutto, che ogni regione della Germania ha un suo sistema scolastico. In particolare ha parlato della scuola nella zona di Soest. Ha fatto sapere che la Germania, ultimamente, sta mirando molto a dare maggiore autonomia alle scuole. La scuola elementare dura quattro anni, dopodichè i ragazzi frequentano la scuola secondaria di primo grado. Ha detto che cè un ottimo lavoro fra la scuola elementare e la scuola materna, per consentire ai bambini di avviarsi bene a percorrere un valido processo formativo. Nella scuola elementare si cerca di offrire ai ragazzi lopportunità di restare anche nel pomeriggio. Ci sono molti ragazzi di altre lingue, quindi, a molti gruppi, viene offerto linsegnamento in madre lingua. Dopo la quarta elementare cè la possibilità di entrare in diversi tipi di scuola, fino alla decima classe. A questo punto i ragazzi, in base al tipo di scuola frequentata, alla dodicesima o alla quindicesima classe, hanno la possibilità di arrivare alla maturità. Lispettrice Cornelia Bornefeld Gronert ha apprezzato la gioia e la vivacità dei ragazzi presenti nelle scuole visitate a Pietrapaola. Ha detto che fino a qualche anno fa, in Germania, si pensava di dividere gli allievi con problemi per le varie scuole, per dar loro una migliore istruzione. Solo agli alunni con poche problematiche si dava la possibilità di stare nelle classi normali. Dal 2009 è stata ratificata la normativa che regola linserimento dei ragazzi con disabilità. Subito dopo è seguito un ricco e partecipato dibattito fra la platea e i relatori. La seconda giornata si è svolta a Cariati. Lappuntamento è servito per mettere in risalto la Pedagogia e la didattica speciale, attraverso il confronto dei metodi utilizzati nei due Paesi. Le attività sono iniziate con incontri in classe e attività dirette presso lIpsia Iti di Cariati. Immediatamente dopo, una tavola rotonda di confronto presso lAula magna della stessa scuola. Ha introdotto e coordinato i lavori il dirigente scolastico, Gerardo Aiello, il quale ha evidenziato che è necessario capire, conoscere, confrontarsi con i colleghi della Germania su come affrontare i soggetti problematici. Una tematica che assume una valenza civile e sociale. A giudizio del dottore Aiello, la scuola può dirsi tale se riesce a offrire, a coloro che hanno difficoltà, la possibilità di superare le loro problematiche. Ha sottolineato che in Italia ci sono stati periodi difficili quando la scuola attivava una diversificazione e non riusciva a includere i soggetti con problemi. Oggi sembra aver risolto tale problema, ma ancora ci sono situazioni critiche. Con grande onestà vorremmo prendere, dalla scuola tedesca le positività che vi sono su questo terreno, per cercare di farle nostre e migliorare quello che facciamo. Questo perché se la scuola riesce a rispondere anche ai soggetti difficili, raggiunge la finalità fondamentale che è quella di migliorare la società, a cui appartengono anche i soggetti problematici. La coordinatrice del Gruppo H, Isabella Costantino, attraverso un messaggio scritto da un ragazzo disabile, ha sottolineato le difficoltà che si incontrano quotidianamente, quindi, ha messo in risalto il bisogno di promuovere azioni strategiche finalizzate allintegrazione e alla formazione dei ragazzi con problemi. Lispettore Francesco Fusca, in continuità con il lavoro del giorno precedente ha trattato linclusione e lintegrazione dei ragazzi con disabilità. Ha parlato delle riforma del sistema scolastico. Ha esposto il sistema della scuola italiana e ha messo in evidenza che è fondamentale la continuità educativa: lindividuo entra a scuola a 3 anni ed esce a 19. Inoltre, ha messo in luce la necessità di una conoscenza vera della psicologia delletà evolutiva. A giudizio del dottore Fusca è giusto che i disabili stiano nelle classi comuni, come daltronde indicato dalla Convenzione Onu. Lispettrice tedesca Cornelia Bornefeld Gronert, ha spiegato che in Germania esiste il sistema differenziato per i bambini con problemi. Per ogni situazione particolare cè un sistema ben preciso. Si comincia dal numero di alunni per ogni classe, poi si valuta la problematica: non vedenti, non udenti ecc. Gli insegnanti che lavorano nelle scuole speciali sono meglio pagati rispetto agli altri colleghi. Dal 1970 cè lobbligo di scolarizzare anche gli alunni con molteplici handicap. La scuola speciale è diversificata in base ai problemi: per chi ha difficoltà di apprendimento, chi ha problemi linguistici, cosi per gli audiolesi, non vedenti, ecc. I docenti che insegnano in queste scuole speciali sono stati specializzati in base alla categoria di alunni. Pian piano alcune regioni stanno cercando di mutare questa situazione. Ora nella scuola primaria ci sono sempre più presenti alunni con diverse problematiche che fanno di queste scuole una realtà colorata e felice. Si stanno creando i presupposti per linclusione dei ragazzi con problemi allinterno della scuola normale. Si utilizza uno specifico procedimento per accertare la necessità di sostegno individuale. Il 4,7 % degli studenti tedeschi viene accolto nelle scuole speciali. Di questo 4,7%, il 70 % ancora è nelle scuole speciali. Ogni alunno che passa la soglia della scuola deve essere seguito nel suo cammino e formazione scolastica. La neuropsichiatra infantile Clelia Basile, dellAsp Cosenza, ha messo in risalto che al centro dellattività svolta dal Npia cè il bambino e i suoi problemi. Ha parlato del bisogno di unattività sinergica fra la famiglia, la scuola, il pediatra, ed eventualmente lo psicologo. Ha tracciato una sintesi del percorso da effettuare per ottenere il sostegno scolastico e lindividuazione dellalunno come soggetto in situazione di handicap. Il dirigente scolastico Luciano Crescente, (dal primo settembre in quiescenza) è partito dal bisogno di garantire ai ragazzi la felicità e lo star bene. Ognuno, ha detto, ha diritto a essere felice, quindi, anche il diversamente abile. Il preside Crescente ha citato don Milani: Non si può garantire parti uguali a disuguali. La scuola deve dare degli stimoli. Deve emozionare. A giudizio del dottore Crescente pedagogia e didattica speciale rappresentano una nuova frontiera che si è aperta con la disabilità, ma nelle scuole non serve soltanto per i diversamente abili. Infatti, ha come riferimento anche i ragazzi difficili nelle classi normali. Crescente non condivide la suddivisione dei bambini in specifiche strutture in base alle loro difficoltà. A suo parere, però, il sistema tedesco e quello italiano potrebbero integrarsi nelle buone pratiche. Lispettore tedesco Winfried Ebert, ha esordito dicendo che quello italiano e quello tedesco sono due sistemi scolastici non molto distanti fra loro: amiamo i ragazzi che ci sono stati affidati. Il nostro fine ultimo è che nella scuola ogni ragazzo possa essere seguito individualmente. Ha fatto seguito la testimonianza di un genitore di due ragazzi disabili. Un appello forte. Sentito. <
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