SOS TERRITORIO: LA DENUNCIA DI NICOLA ABRUZZESE PER L’ABBANDONO DELLA COSTA IONICA

Nicola Abruzzese

Antonio Loiacono

Nicola Abruzzese, responsabile della sede di Legambiente Nicà a Scala Coeli, continua a portare avanti la sua battaglia per la valorizzazione e la difesa del territorio calabrese. Dopo aver lanciato ad agosto una campagna promozionale tramite magliette per far conoscere le bellezze del borgo di Scala Coeli, Abruzzese torna con un nuovo messaggio, questa volta più forte e incisivo. La nuova maglia, simbolo di una protesta che mira a risvegliare le coscienze locali, è caratterizzata da una scritta inequivocabile: SOS TERRITORIO. L’immagine che la accompagna è semplice ma densa di significato: due frecce orizzontali opposte ed una striscia verticale al centro.

Abruzzese spiega il simbolismo dietro il design della maglietta: “Le due frecce orizzontali rappresentano rispettivamente il Basso Ionio Cosentino e l’Alto Ionio Crotonese, due aree separate dal fiume Nicà, indicato dalla striscia verticale centrale. Questo fiume, un tempo simbolo di vita e connessione, oggi segna una linea di divisione tra due comunità che –secondo Abruzzese– non sono ancora riuscite a unirsi per rivendicare i propri diritti fondamentali. Diritti sanciti dalla Costituzione italiana, ma che in queste zone sembrano lontani: lavoro, sanità, trasporti, istruzione, giustizia e difesa dell’ambiente.

La maglia è dunque un grido di aiuto, un “SOS” che Abruzzese rivolge agli abitanti di queste terre, ma anche un invito alla riflessione ed alla mobilitazione. Le popolazioni di queste zone, pur divise dal confine naturale del fiume, condividono le stesse difficoltà e disagi: il progressivo e nefario abbandono da parte delle istituzioni, la mancanza di investimenti, ed una classe politica regionale e nazionale che sembra aver dimenticato queste aree.

Con questa nuova iniziativa, Nicola Abruzzese lancia un messaggio chiaro: non si tratta più solo di promuovere la bellezza ed il potenziale inespresso del territorio, ma di richiedere con forza interventi concreti. L’invito è rivolto in particolare ai sindaci della fascia ionica, chiamati a indossare la maglia come gesto simbolico di protesta contro l’abbandono in cui versa il territorio.

Ho coniato questa maglia per portare all’attenzione delle donne e degli uomini di questo territorio lo stato di abbandono in cui viviamo”, dichiara Abruzzese. Con un linguaggio appassionato e diretto, il leader di Legambiente Nicà denuncia la situazione di immobilismo e negligenza politica, e chiede ai rappresentanti delle istituzioni locali di unirsi nella protesta, diventando portavoce delle istanze dei cittadini.

L’idea di coinvolgere i sindaci in questa protesta simbolica è anche un tentativo di superare l’individualismo politico che spesso caratterizza le realtà locali. Secondo Abruzzese, solo attraverso una presa di posizione collettiva ed una voce unitaria sarà possibile smuovere la politica regionale e nazionale ed ottenere quelle risposte che ormai da troppo tempo mancano.

L’area dello Ionio cosentino e crotonese, che comprende piccoli comuni come Scala Coeli, è da tempo alle prese con problemi strutturali che ne limitano lo sviluppo economico e sociale. La carenza di infrastrutture, la mancanza di servizi sanitari adeguati e la scarsa accessibilità sono solo alcuni degli ostacoli che la popolazione deve affrontare quotidianamente. Molti giovani sono costretti ad emigrare in cerca di migliori opportunità lavorative, e chi rimane si trova a convivere con una realtà di scarsi investimenti ed opportunità limitate.

Abruzzese sottolinea come la questione non sia solo economica, ma anche ambientale. Il territorio, ricco di bellezze naturali e paesaggistiche, rischia di perdere il proprio valore a causa di scarsa cura e manutenzione. La mancanza di una politica di gestione sostenibile del territorio minaccia non solo l’ambiente ma anche le opportunità di sviluppo turistico ed agricolo, due settori che potrebbero rappresentare una risorsa preziosa per la zona.

L’impegno di Nicola Abruzzese va oltre la semplice denuncia. La sua visione è quella di un territorio che, se sostenuto dalle giuste politiche, potrebbe risollevarsi e tornare a prosperare. “Non basta lamentarsi, è necessario agire”, afferma con convinzione. Per Abruzzese, la chiave è nella partecipazione attiva dei cittadini e delle istituzioni, in una collaborazione tra pubblico e privato che miri a valorizzare le risorse locali, creando opportunità lavorative e migliorando la qualità della vita.

In questo contesto, l’ambiente non è visto come un ostacolo, ma come un elemento fondamentale per la crescita. Attraverso la tutela del territorio e la promozione delle sue bellezze, Abruzzese crede sia possibile avviare un processo di rinascita economica e sociale. La maglia SOS TERRITORIO diventa quindi il simbolo di una lotta più ampia, che non riguarda solo Scala Coeli, ma tutta la fascia ionica, un’area che merita di essere ascoltata e valorizzata.

L’iniziativa di Nicola Abruzzese è un appello accorato alla comunità locale ed alle istituzioni: “É il momento di agire, di alzare la voce e di reclamare quei diritti che spettano ad ogni cittadino”. La maglia SOS TERRITORIO rappresenta non solo una protesta contro l’abbandono, ma anche un segno di speranza e di unione per tutte le comunità dello Ionio cosentino e crotonese.

Indossarla significa prendere posizione e dare visibilità ad una causa giusta, che riguarda il futuro di un territorio ricco di storia e potenziale, ma troppo spesso dimenticato!

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