SCALA COELI: LA GIUNTA COMUNALE TUTELA I DIRITTI DEI LAVORATORI CON UN NUOVO ATTO DI INDIRIZZO

PREMI ALLE AZIENDE CON SALARI EQUI

Salvatore Tridico e Maria Caruso (M5S)

Antonio Loiacono

Il Comune di Scala Coeli compie un importante passo a favore dell’equità salariale e della tutela dei lavoratori con l’approvazione dell’Atto di indirizzo n. 2 del 13 gennaio 2025. La delibera stabilisce che, nei contratti di appalto e concessione, verrà riconosciuto un criterio premiale alle aziende che garantiscono ai propri dipendenti un salario minimo orario non inferiore a nove euro lordi.

Questa iniziativa si inserisce nel più ampio quadro delle normative europee e nazionali volte a tutelare la dignità del lavoro ed a contrastare il fenomeno del “dumping salariale”. La Direttiva UE 2022/2041, infatti, promuove la salvaguardia e l’adeguamento dei salari minimi per garantire condizioni di vita e di lavoro dignitose, obiettivo che il Comune di Scala Coeli ha deciso di perseguire con questa misura.

L’atto è stato proposto dai consiglieri comunali Maria Caruso e Salvatore Tridico del Movimento Cinque Stelle eD approvato all’unanimità dalla Giunta. Con questa delibera, il Comune riconosce la necessità di garantire che i lavoratori coinvolti in appalti pubblici percepiscano un compenso equo, in linea con i principi stabiliti dall’articolo 36 della Costituzione italiana, che sancisce il diritto a una retribuzione proporzionata e sufficiente.

L’elemento innovativo dell’atto risiede nell’introduzione di un sistema di verifica: il Direttore dell’Esecuzione (DEC) sarà incaricato di controllare che le aziende rispettino tale requisito, intervenendo in caso di segnalazioni da parte dei lavoratori. Questo meccanismo di supervisione rappresenta un deterrente per eventuali abusi e garantisce una maggiore trasparenza nei rapporti di lavoro all’interno delle gare d’appalto comunali.

La decisione dell’amministrazione comunale di Scala Coeli si configura come un’azione concreta a favore della giustizia sociale e della qualità del lavoro. In un contesto in cui le disparità salariali continuano a rappresentare una criticità, specialmente negli appalti pubblici, questa misura pone il Comune all’avanguardia nella tutela dei diritti dei lavoratori e nella promozione di un sistema economico più equo e sostenibile.

 

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