RILEVATORI DI VELOCITÀ NON OMOLOGATI: UN COLPO DI SCENA PER LE MULTE STRADALI IN ITALIA

Antonio Loiacono

Negli ultimi dodici mesi, moltissimi automobilisti italiani sono stati multati grazie ai rilevatori di velocità posizionati lungo le strade di varie città del Paese. Tuttavia, una recente inchiesta della Procura di Cosenza ha scosso la tranquillità degli enti locali e degli automobilisti stessi: è emerso che alcuni di questi strumenti non erano omologati, sollevando dubbi sulla legittimità delle multe emesse.

Le indagini condotte dalla magistratura hanno portato al sequestro di numerosi dispositivi in diverse località italiane, provocando un’ondata di preoccupazione tra le amministrazioni comunali. La scoperta ha alimentato le speranze di coloro che sono stati multati ingiustamente, in quanto una recente decisione della Corte di Cassazione civile ha stabilito che le violazioni contestate tramite strumenti non omologati devono essere annullate. Questo significa che le multe potrebbero non solo essere annullate, ma che i Comuni potrebbero trovarsi obbligati a rimborsare gli automobilisti che hanno già pagato le sanzioni.

In risposta a questa situazione, il Codacons ha annunciato la preparazione di una battaglia legale, prevedendo una massiccia ondata di ricorsi da parte dei cittadini colpiti. L’associazione ha sottolineato che chiunque abbia ricevuto una multa basata su questi rilevatori difettosi ha il diritto di contestare la sanzione. Inoltre, anche coloro che hanno già saldato le multe potrebbero avere la possibilità di chiedere un risarcimento per i danni subiti, una volta concluse le indagini.

Questa vicenda potrebbe avere ripercussioni significative per i Comuni italiani coinvolti. L’annullamento delle sanzioni ed i possibili rimborsi delle spese legali potrebbero pesare notevolmente sulle casse degli enti locali, con costi che alla fine ricadrebbero sulla collettività. Inoltre, lo spegnimento dei dispositivi non omologati comporterebbe una diminuzione delle entrate derivanti dalle multe, creando ulteriori difficoltà finanziarie.

In conclusione, l’illegalità dei rilevatori di velocità non omologati rappresenta non solo un problema per la sicurezza stradale, ma anche un potenziale disastro finanziario per molti Comuni italiani. Gli automobilisti multati vedono finalmente una possibilità di giustizia, mentre le amministrazioni comunali devono prepararsi ad affrontare una possibile crisi economica e legale.

 

 

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