
CORIGLIANO Calabro (Cs), Lunedì 12 Marzo 2012 Raccolta, rifiuti lemergenza è sempre dietro langolo, con larrivo prossimo di migliaia di turisti nella Sibaritide. Si è portati spesso a dimenticare, eppure lestate 2011 è stata drammatica da questo punto di vista! In questi anni, la gestione commissariale, vigente dal 1997-1998, non ha programmato nulla. Siamo, infatti, alletà della pietra: le discariche sono state lunica via di fuga. In provincia di Cosenza, tuttavia, non state fatte neppure queste! Ecco perché, realizzare nuove discariche, nonostante sia un sistema di difesa rispetto alla più generale questione ambientale e dei rifiuti, rimane oggi la sola alternativa percorribile per guadagnare tempo, in vista della costruzione di un sistema più virtuoso, che punti su un diverso trattamento dei rifiuti e soprattutto sulla differenziata. È quanto ha argomentato il consigliere regionale On. Gianluca GALLO, presidente del comitato regionale di controllo contabile del consiglio regionale, intervenendo, lo scorso venerdì 9 marzo, a Corigliano, allincontro promosso dallAssociazione CORIGLIANO DOMANI. RIFIUTI: EMERGENZA-RISORSA era, questo, il tema che ha visto confrontarsi ed intervenire, tra gli altri, anche Pierluigi COLLETTI responsabile settore ambiente dellassociazione CORIGLIANO DOMANI, Giulio IUDICISSA presidente del sodalizio coriglianese e Walter PULIGNANO amministratore della ECOROSS Srl, società che gestisce la raccolta di rifiuti solidi urbani e della differenziata nellarea urbana Corigliano-Rossano. GALLO ha anzi tutto ricordato come, al pari della sanità a partire dal 2010, anche il settore regionale dei rifiuti sia stato di fatto sottratto allamministrazione regionale, ma da molto prima, e cioè dal 1997. Lassenza di programmazione registrata in questo lungo arco temporale è la causa degli effetti gravissimi, oggi da fronteggiare nel breve, medio e lungo termine. Nei decenni passati lunica soluzione praticata è stata quella delle discariche. La provincia di Cosenza ha aggiunto GALLO è stata, però, quella che, più di altre, ha deciso di non programmare; tanto è vero che vi sono pochissime discariche in questa vasta area e, come è noto, le poche funzionanti sono letteralmente prese dassalto, come è accaduto questa estate nel territorio di Cassano. La Regione Calabria in questi anni non ha avuto voce in capitolo sulla questione. Analogo discorso vale per il, settore della depurazione. Possiamo dire ha aggiunto che i risultati e le emergenze alle quali oggi sin deve comunque far fronte rappresentino la certificazione di un fallimento complessivo. E soltanto adesso che lamministrazione regionale si avvia a programmare. GALLO cita a tal proposito la delibera CIPE di 300 milioni destinata alla depurazione ed alle città ancora sprovviste di adeguati collettori, a tutela del mare, principale attrattore turistico regionale. Oggi dice dobbiamo mettere in atto un diverso sistema di trattamento e rilanciare con grande impegno di tutti la raccolta differenziata. Tuttavia conclude GALLO allo stato, in vista di un sistema necessariamente più virtuoso e diverso da quello attuale, al pari di quanto previsto e già realizzato in altre località dItalia e dEuropa, la realizzazione e messa in esercizio di nuove discariche rappresenta la sola via duscita da unemergenza storica ereditata e purtroppo consolidatasi.
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