ORA LEGALE: DALLA PRIMA GUERRA MONDIALE AI GIORNI NOSTRI. UN VIAGGIO NEL TEMPO TRA RISPARMIO ENERGETICO E CAMBIAMENTI EUROPEI

Antonio Loiacono

La nascita dell’ora legale, intesa come metodo per sfruttare al meglio le ore di luce e risparmiare energia, risale al 1895, quando l’entomologo neozelandese George Vernon Hudson propose per la prima volta di spostare gli orologi avanti di due ore. La sua idea non ebbe immediato riscontro, ma venne ripresa pochi anni dopo dal britannico William Willett, che, in piena Prima Guerra Mondiale, spinse per la sua attuazione come misura di risparmio energetico. Il Regno Unito approvò l’idea, introducendo il “British Summer Time”, ovvero lo spostamento delle lancette di un’ora in avanti durante i mesi estivi. L’iniziativa fu presto imitata da altri Paesi, poiché, in tempo di guerra, risparmiare risorse energetiche era una necessità strategica.

L’ora legale è stata introdotta in Italia con il decreto legislativo n. 631 del 25 maggio 1916 tuttavia, durante la Seconda Guerra Mondiale, il suo utilizzo subì una sospensione tra il 1940 e il 1948. Fu poi reintrodotta stabilmente nel 1965, durante una crisi energetica, per favorire ulteriori risparmi sui consumi elettrici.

Inizialmente la durata dell’ora legale era limitata a quattro mesi, da fine maggio a fine settembre. Nel 1981 la sua estensione passò a sei mesi, e nel 1996, con un accordo a livello europeo, si stabilì che l’ora legale iniziasse l’ultima domenica di marzo e terminasse l’ultima domenica di ottobre, uniformando il sistema in tutti i Paesi della Comunità Europea. Questo cambiamento ha garantito una gestione più coordinata e regolare del tempo a livello internazionale.

L’adozione dell’ora legale, è una pratica condivisa anche da Paesi non UE come Liechtenstein, Andorra, Monaco, San Marino, Svizzera, Norvegia e Città del Vaticano. Anche il Regno Unito, sebbene uscito dall’UE il 31 gennaio 2020, segue ancora queste stesse regole, con una decisione definitiva ancora da prendere riguardo all’Irlanda del Nord e alla possibile abolizione dei cambi di orario in Europa.

E questo fine settimana, il rituale tanto atteso (o temuto, dipende dai punti di vista) del cambio dell’ora è finalmente alle porte! Sabato notte, tra il 26 e il 27 ottobre, si saluta l’ora legale e si torna all’amata/odiata ora solare. Sì, avete capito bene: alle 3 di notte, le lancette dovranno essere spostate indietro di un’ora. Ma tranquilli, nessuno vi chiede di mettere la sveglia apposta. Gli orologi, quelli più intelligenti di noi(?), si regoleranno da soli. E per quelli analogici? Beh, potete farlo anche la mattina, dopo aver goduto di un’ora di sonno in più. Sì, perché la buona notizia è che si dormirà di più! Ma attenzione, questa piccola gioia ha un prezzo: il buio arriverà prima la sera. Prepariamoci quindi ad uscire dall’ufficio con quella dolce sensazione da “è già notte fonda”.

Non tutti però se la passeranno liscia: circa il 10% degli italiani, stando agli esperti, potrebbe sperimentare una sorta di mini jet-lag. Sì, proprio così! Secondo il prof. Luigi Ferini Strambi, guru del sonno al San Raffaele di Milano, per qualcuno questo cambio sarà come aver preso un volo per una località con un fuso orario diverso, ma senza aver lasciato il divano. Sintomi? Leggera irritabilità, difficoltà a prendere sonno e qualche momento di malumore, specialmente per i mattinieri. Insomma, preparatevi a qualche mugugno in più tra amici e colleghi!

Ma attenzione, non è tutta tragedia: il nostro corpo, rassicura il prof. Strambi, si adatta abbastanza velocemente. In effetti, lo switch autunnale è molto meno faticoso rispetto al suo cugino primaverile, quando ci rubano un’ora di sonno ed il nostro fisico se ne accorge, eccome se se ne accorge!

E mentre ci abituiamo ancora una volta a questo passaggio, continua il dibattito senza fine su quale sia meglio, l’ora solare o quella legale. Nel frattempo, c’è chi sogna da anni di eliminare del tutto questo continuo spostamento delle lancette. Infatti, nel 2019 il Parlamento europeo aveva approvato una risoluzione per mantenere solo l’ora legale, ma… sorpresa: da allora non se ne è saputo più nulla!

Nel frattempo, godiamoci il prossimo ed ultimo weekend di ottobre e ricordiamoci di sfruttare al massimo quel tanto agognato sonnellino extra. Perché sì, anche se è solo un’ora, è comunque un regalo dal cielo (o dal calendario)! 

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