MAXISEQUESTRO DI NOVELLAME NON COMMESTIBILE IN CALABRIA: UN RISCHIO PER LA SALUTE PUBBLICA

Il novellame sequestrato

Antonio Loiacono

Blitz della Guardia di Finanza nelle acque calabresi: un’operazione congiunta tra la Sezione operativa navale di Reggio Calabria, il Reparto operativo aeronavale di Vibo Valentia, la Compagnia di Villa San Giovanni e le unità cinofile della Compagnia Pronto Impiego di Reggio Calabria ha portato al sequestro di una tonnellata e mezzo di novellame di sarda, noto come bianchetto, risultato non commestibile e pericoloso per la salute umana.

Il carico illecito è stato scoperto all’interno di un autoarticolato pronto a imbarcarsi per la Sicilia: nascosto in sei cassoni di plastica, il pescato era già suddiviso in 262 cassette di polistirolo, pronte per essere distribuite illegalmente sul mercato. Un’operazione organizzata nei minimi dettagli, che avrebbe fruttato ai trafficanti oltre 30.000 euro di guadagno illecito, a discapito della salute pubblica e delle norme sulla tutela dell’ecosistema marino.

Il conducente del mezzo è stato sanzionato per un totale di 75.000 euro, mentre il prodotto ittico sequestrato, dopo i controlli eseguiti da un medico veterinario, è stato dichiarato non idoneo al consumo umano. Se fosse finito sulle tavole dei consumatori, avrebbe potuto rappresentare un grave pericolo per la salute, evidenziando ancora una volta l’importanza dei controlli sulle filiere alimentari e sui rischi legati alla pesca illegale.

Il sequestro di Reggio Calabria è solo l’ennesimo episodio di un fenomeno che minaccia non solo la sicurezza alimentare, ma anche la sopravvivenza delle specie marine. La pesca del bianchetto è vietata dalla normativa europea, poiché incide gravemente sul ripopolamento delle sarde e sull’equilibrio degli ecosistemi marini. Dietro questo traffico illegale ci sono organizzazioni che operano nell’ombra, mettendo a rischio la biodiversità e sfruttando reti commerciali parallele prive di ogni controllo sanitario.

L’operazione condotta dalla Guardia di Finanza conferma l’attenzione costante delle forze dell’ordine contro la pesca di frodo, un mercato nero che, oltre ai danni ambientali, mette a repentaglio la salute e la sicurezza dei consumatori. Un segnale forte che ribadisce l’importanza della legalità anche nel settore ittico, dove il rispetto delle regole è essenziale per garantire la qualità del cibo e la tutela dell’ambiente marino.

 

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