
Non c’è alcuna distinzione di carattere politico, nelle duemila firme raccolte, anzi c’è una forte compattezza del mondo femminile, affinchè anche la Calabria assolva alla grande mancanza dell’istituzione della legge “sulla doppia preferenza di genere”.
Già nell’anno 2014, avevamo raccolto settemila firme, convinte che quando le richieste partono dal basso, devono comunque produrre un effetto, che va al di là delle singole posizioni. E, a distanza di quattro anni, apprendo con estrema soddisfazione, che nella prossima seduta consiliare regionale, ossia quella di settembre, finalmente inizierà una discussione, che auspico andrà nella direzione di affrontare con serenità, un tema democratico, uno strumento fondamentale per realizzare la piena partecipazione e la reale attuazione della parità tra uomo e donna all’interno delle nostre Istituzioni.
La Calabria, anzi, per doverosa esattezza, il Consiglio regionale calabrese, non può restare indietro e far finta di nulla.
Maria Josè Caligiuri
Responsabile Regionale del Dipartimento dei Diritti Umani e Libertà Civili di Forza Italia della Calabria
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