
La seduta consiliare del 16 ottobre, come era facilmente prevedibile, non si è tenuta, in quanto la maggioranza non aveva i numeri ai sensi dello Statuto e del Regolamento, risalenti al 2001. Lassise dovrebbe aver luogo, in seconda convocazione, il 21 ottobre. E di pochi giorni addietro una nota del Presidente del Consiglio Comunale Cataldo Minò, il quale, senza peli sulla lingua, ha apostrofato il comportamento politico dei rappresentati della minoranza quali spargitori di veleno e di odio, incapaci di essere una risorsa ed incapaci, tra laltro, ad aiutare il Paese a crescere, terminando il jaccuse individuando nella minoranza politica di Cariati la causa della morte della cittadina. Non si fa attendere la controreplica delle minoranze consiliari che respingono al mittente le fantomatiche elucubrazioni del Minò. E veramente risibile, ai limiti della comicità, sostengono i consiglieri della minoranza, che ricordano al Minò che lattuale maggioranza, riveduta e corretta nel tempo, dissaministra la cittadina da circa otto anni; ci vuole davvero una faccia tosta o di bronzo, sostengono i componenti dellopposizione, ad accusare la minoranza di impedire la crescita economica e sociale del Paese, quando è notorio che gli unici ed esclusivi responsabili dellattuale sfascio siedono in maggioranza, della quale Minò fa parte integrante. Il Presidente Cataldo Minò, afferma, Mario Sero, capogruppo della coalizione civica Cariati Nel Cuore, continua a divertirci, daltronde il nostro Presidente è riconosciuto unanimemente come un innarivabile raccontatore di barzellette ; stupisce, prosegue Mario Sero, come mai il nostro Presidente continua a disapplicare il nostro Statuto ed il Regolamento per il funzionamento del Consiglio; il presidente Minò non poteva, come arbitrariamente ha fatto, emettere una nota con la quale di fatto ha inteso rinviare il Consiglio Comunale dellotto ottobre scorso,convocato in seconda convocazione. Tra laltro il Presidente avrebbe dovuto avere il buonsenso, continua imperterrito Mario Sero, di convocare il Consiglio avendo laccortezza prima di sensibilizzare gli uffici e fare istruire i vari argomenti posti allordine del giorno; altrimenti qual è il compito del Presidente del consiglio? Forse quello di portare alla cieca punti allordine del giorno senza alcuna proposta o alcun parere? In altri tempi, quando fortunamente il Presidente del Consiglio non era Minò, i punti da portare allordine del giorno, conclude Mario Sero, venivano discussi in maggioranza, nella conferenza dei capigruppi con le opposizioni e venivano portati allesame ed alla discussione del Consiglio solo quando gli uffici emettevano i relativi pareri obbligatori o falcotativi.
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