
■Antonio Loiacono
Invasioni calabre a Bruxelles! No, non è il titolo di un film d’azione, ma la straordinaria esperienza vissuta da un gruppo di giovanissimi provenienti da Cosenza, Cariati e da Scala Coeli, che hanno avuto l’opportunità di visitare il Parlamento Europeo. Il tutto grazie all’invito dell’eurodeputato Pasquale Tridico (M5S), promotore di un’iniziativa volta a favorire il coinvolgimento delle nuove generazioni nella vita politica europea.
L’obiettivo? Abbattere il muro della distanza tra i cittadini e le istituzioni europee, un confine spesso percepito come invalicabile e far capire ai ragazzi che l’Europa non è un’entità astratta, ma un progetto comune in cui anche loro possono avere voce in capitolo.
Seduti tra i banchi del Parlamento Europeo, i ragazzi calabresi hanno vissuto un’esperienza unica, esplorando il funzionamento dell’UE e confrontandosi direttamente con europarlamentari su temi di strettissima attualità, dalla transizione energetica alla giustizia sociale, dalle politiche giovanili alla sicurezza.
Ma non si sono limitati ad ascoltare: hanno posto domande, espresso opinioni e interagito con i rappresentanti politici, dimostrando che la partecipazione attiva non è solo uno slogan, ma una possibilità concreta.
E non è tutto! Il gruppo ha avuto l’onore di incontrare la Presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, un momento che ha reso l’esperienza ancora più speciale. Un faccia a faccia a dimostrazione che i leader europei sono più accessibili di quanto si possa immaginare.
Mentre i giovani calabresi respiravano l’aria delle istituzioni europee, a Bruxelles si teneva anche l’EU Tax Symposium 2025, un evento fondamentale per la definizione delle future politiche fiscali dell’Unione.
Tra i temi al centro del dibattito, la necessità di un sistema più equo e armonizzato, con l’ipotesi di una tassa sui colossi del web e misure per contrastare il dumping fiscale.
Un’imposta sui super-ricchi per finanziare il futuro dell’Europa. È questa la proposta lanciata oggi dall’eurodeputato Pasquale Tridico durante la discussione.
Una misura che, secondo Tridico, è “un passo minimo, ma essenziale” per ridurre le grandi disuguaglianze e riequilibrare il sistema economico europeo. L’idea prende spunto dalle analisi dell’economista francese Gabriel Zucman e prevede un’aliquota del 3% sui patrimoni superiori ai 100 milioni di euro.
I numeri illustrati da Tridico sono eloquenti:
A livello europeo, la tassa colpirebbe 537 individui e genererebbe 121 miliardi di euro l’anno, creando una nuova risorsa economica per lo sviluppo dell’UE.
In Italia, il provvedimento riguarderebbe 71 persone, ma potrebbe portare nelle casse dello Stato 15 miliardi di euro.
Una misura che non solo mira a ridurre il divario tra le classi sociali, ma che permetterebbe di finanziare settori strategici per la crescita del continente.
Tridico ha indicato tre priorità assolute per l’utilizzo delle risorse:
-Ridurre la pressione fiscale su lavoratori e PMI, alleggerendo il carico fiscale sui ceti medi e sulle imprese più piccole.
-Sostenere l’industria dell’automotive in crisi, settore cruciale per l’economia europea, in forte difficoltà per la transizione ecologica e le sfide della concorrenza globale.
-Finanziare investimenti in innovazione e sostenibilità, per accelerare la transizione digitale ed ecologica dell’Unione.
“L’Europa non può restare ferma“, ha dichiarato Tridico nel suo intervento. “Serve un fisco giusto, trasparente e orientato alla crescita. Il momento di agire è adesso. Per questo, il Movimento 5 Stelle presenterà una proposta di risoluzione al Parlamento Europeo, affinché questa misura venga discussa e portata avanti a livello comunitario.”
La giornata non è stata solo politica: i ragazzi hanno anche partecipato alla presentazione del libro “Sguardi sull’Unione Europea. Le slide raccontano”, scritto dalla professoressa Fabiola Salerno, docente del Liceo Classico “Gioacchino da Fiore” di Rende (CS).
Il libro è un vero e proprio viaggio nella storia dell’Unione Europea, dal mito della principessa Europa ai drammatici anni del nazifascismo, fino al Manifesto di Ventotene, che gettò le basi per la creazione dell’UE. Un modo per capire come l’Europa di oggi sia nata dai sogni e dalle lotte del passato.
L’incontro tra i giovani calabresi e il cuore pulsante della politica europea non è stato solo un’occasione di apprendimento, ma un vero e proprio ponte tra il presente e il futuro.
Se da un lato ha dimostrato l’impegno del M5S nel coinvolgere le nuove generazioni, dall’altro ha reso evidente quanto sia importante formare cittadini attivi e consapevoli, capaci di comprendere e influenzare le scelte che plasmeranno il domani.
E chissà, magari tra questi ragazzi si nasconde un futuro europarlamentare.
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