I lavoratori LSU-LPU sospendono lo stato di agitazione dopo l’incontro operativo tra il vice prefetto,il sindaco e i sindacati confederali

L’annosa e precaria problematica dei lavoratori LSU-LPU sembra schiarirsi per quanto concerne il Comune di Cariati, mentre a livello regionale è tutt’ora in alto mare, in quanto ancora la Regione Calabria non ha proceduto alla variazione del bilancio che interessa la sopravvivenza di ben 5.200 lavoratori. Nella mattinata del 9 ottobre u.s., presso la prefettura di Cosenza, si è tenuto, su espressa richiesta delle organizzazioni sindacali, un incontro operativo tra il vice prefetto d.ssa Emanuela Greco, il sindaco di Cariati, Filippo Sero, i rappresentanti confederali della CGIL, CISL, UIL nelle persone di Andrea Perrone, Gianni Tripoli e Francesco Piterà e una rappresentanza dei lavoratori, per la risoluzione della vertenza, che angoscia ben 22 famiglie, la maggior parte monoreddito. Al termine i lavoratori, rassicurati dal vice prefetto che dal sindaco, hanno annunciato la fine del periodo dello stato di agitazione, tornando al loro posto di lavoro, comprese le due unità lavorative che prestavano servizio presso la segreteria dell’Ente, alle quali il dirigente del servizio non permetteva di sostare sul posto di lavoro, dal due settembre scorso. Sembra che lo scoglio sia stato superato per la disponibilità espressa dal responsabile dell’ufficio finanziario a permettere loro di espletare le loro mansioni nell’ufficio di sua competenza. Il tutto dovrà essere ufficializzato probabilmente nella giornata di domani, al rientro del sindaco, che firmerà il verbale della riunione prefettizia. Come si ricorderà dal 2 settembre scorso i lavoratori delle LSU-LPU, a causa di una mancata delibera di impegno di continuazione lavoro da parte del Comune di Cariati, non erano autorizzati dall’Ente a prestare servizio. Lo sciopero, indetto dalle organizzazioni sindacali dal 26 settembre scorso, fu determinato, a seguito dell’atto deliberativo n.88 del 03/09/2013 che non consentiva ai lavoratori precari di svolgere il loro lavoro, mettendo conseguentemente a serio rischio, sostennero i sindacati, la continuità reddituale ed occupazione dei lavoratori con famiglie a carico. Da precisare che mentre i lavoratori LSU sono sovvenzionati dal Ministero del Lavoro per quattro ore giornaliere e due ore integrative dalla Regione Calabria, quelli, invece, che fanno parte del PLU, vengono sovvenzionati interamente dalla Regione Calabria.

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