
di Maria Scorpiniti
Oggi 24 luglio Don Rocco Scorpiniti taglia il traguardo dei cinquant’anni di ordinanzione sacerdotale. Per la speciale ricorrenza, le comunità religiose di Cariati e Pietrapaola, dove attualmente è parroco a Santa Maria delle Grazie, si stanno preparando a festeggiare l’evento previsto per il prossimo 3 agosto. In quella data, nel centro storico di Pietrapaola, in piazza Mancini, alle ore 19, si terrà una solenne concelebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Rossano-Cariati mons. Giuseppe Satriano, alla quale prenderanno parte i confratelli del presbiterio diocesano. Si prevede una numerosa presenza di parenti, amici e di tantissimi fedeli a lui riconoscenti e da lui guidati in tanti anni di servizio sacerdotale. Un ministero vissuto per la maggior parte nella sua città, Cariati, caratterizzato dalla predilezione verso i più deboli e i più poveri. Il sacerdote, nell’occasione, renderà grazie al Signore per il tempo passato, durante il quale ha dato tutto se stesso al servizio della Chiesa, e per gli anni che verranno; al termine della funzione religiosa, vi sarà anche un momento di festa con animazione musicale.
Don Rocco Scorpiniti è nato il 19 febbraio 1941 a Cariati da una famiglia di agricoltori; ha scoperto in tenera età la sua vocazione sacerdotale, incoraggiata dai genitori Leonardo e Assunta. Ha compiuto i primi studi nel seminario vescovile di Cariati, dove ha avuto tra i maestri il Servo di Dio don Alessandro Vitetti, e quelli superiori, proseguiti poi al Teologico S. Pio X di Catanzaro. Ha ricevuto l’ordinazione presbiterale il 24 luglio 1966 nella cattedrale “San Michele Arcangelo” di Cariati per mano del vescovo Orazio Semeraro. A qualche anno dalla nomina di vice parroco nella parrocchia S. Maria delle Grazie, è stato nominato parroco di “Cristo Re” a Cariati Marina; incarico che ha ricoperto fino al 2007. Per molti anni direttore della Caritas Diocesana di Rossano-Cariati e Delegato regionale, ha caratterizzato il suo servizio pastorale con il servizio agli ultimi, colmando spesso i vuoti istituzionali. Immigrati, profughi, nomadi, disabili, anziani, tossicodipendenti, ammalati, famiglie con varie privazioni e disagi sono sempre stati al centro del suo ministero sacerdotale. In lui hanno confidato soprattutto gli immigrati e i profughi dell’intero territorio, che lo considerano un punto di riferimento per la soluzione delle loro problematiche quotidiane e legate al loro inserimento sociale. Da 2008 svolge il suo ministero nella vicina Pietrapaola, dove con la sua azione pastorale illuminata e il suo zelo nell’annunciare il Vangelo ha vivificato la vita religiosa e culturale del piccolo centro ionico, in particolare della marina, proseguendo sulla strada della solidarietà verso gli ultimi già tracciata a Cariati.
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