
■Antonio Loiacono
C’è un post di Vittoria Baldino che ha fatto il giro dei social. Undici donne del MAGA (Make America Great Again) ultra milionarie, per undici minuti nello spazio a gravità zero, alla modica cifra di 450mila dollari a testa per un selfie con la Terra alle spalle!
Intanto, nello stesso globo (terracqueo!) ma in un altro universo sociale — come scrive Baldino — migliaia di studenti e lavoratori del Sud devono rinunciare a tornare a casa per Pasqua, perché un volo Milano-Crotone può costare oltre 500 euro a tratta: rincari sbalorditivi fino ad una maggiorazione del 470% rispetto ai periodi di “non festa”. Costa molto meno per New York!
Non è solo una incongruenza. È il mondo dei ricchi che viaggiano nel vuoto, mentre chi è nato nella parte “sbagliata” dell’Italia deve elemosinare il diritto di riabbracciare i propri cari. È il capitalismo dell’ostentazione: da una parte chi può permettersi di scherzare con la gravità, dall’altra chi combatte ogni giorno con il peso di tariffe assurde, treni lenti, infrastrutture abbandonate.
Non si dica che “il mercato decide”. Il mercato non è un dio neutrale: è uno strumento che serve a qualcuno. E oggi serve a chi lucra sull’isolamento di intere regioni, trasformando i collegamenti essenziali in una lotteria per privilegiati. È inaccettabile che mentre si spaccia il turismo spaziale per “conquista dell’umanità”, ci siano italiani che devono scegliere tra restare soli o svuotare il conto corrente per un biglietto aereo di sola andata.
Il vero lusso non è più andare nello spazio. È poter tornare a casa senza dissanguarsi. È la normalità che dovrebbe essere garantita, e che invece viene trattata come un privilegio.
Baldino ha ragione: questa non è solo una questione di mercato, è una questione di giustizia sociale. E aggiungo: è una questione di decenza. Perché finché continueremo ad applaudire i miliardari in orbita, ignorando i milioni di persone bloccate a terra, non sarà progresso. Sarà solo una vergogna più elegante, più patinata, più silenziosa.
Chi parte, chi torna, chi resta. È sempre questione di possibilità, e in Italia le possibilità continuano a distribuirle i pochi a discapito dei molti. È ora di smettere di guardare le stelle, e iniziare a guardare i binari arrugginiti, le piste chiuse, i prezzi gonfiati. Perché è da qui, da terra, che si misura la civiltà di un Paese.
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