
La giornata del 19 agosto ha segnato un momento di profonda unione e spiritualità per le comunità di Bocchigliero e Scala Coeli. In un gesto di grande significato simbolico e religioso, la Beata Vergine del Monte Carmelo, venerata protettrice del popolo di Scala Coeli, ha ricambiato la visita a San Rocco (accolto a Scala Coeli il 13 luglio scorso) santo patrono di Bocchigliero, portando con sé un messaggio potente di fede, fraternità e collaborazione.
La Beata Vergine, nella sua solenne bellezza, è divenuta il simbolo perfetto di un’unione che va oltre i confini geografici e culturali. Il suo arrivo a Bocchigliero, ha incarnato il desiderio di entrambe le comunità di Scala Coeli e Bocchigliero di ritrovarsi sotto un unico manto di fede e speranza. Questa unione non è stata solo un atto di devozione, ma una manifestazione concreta di come la fede possa essere il collante che tiene insieme persone di diverse realtà, spingendole a collaborare per costruire qualcosa di più grande e significativo.
Le panche della Chiesa di Santa Maria Assunta, nella suggestiva cornice della “Bruzia Arento”, si sono riempite di cuori che, seppur provenienti da luoghi diversi, battevano all’unisono, guidati da una comune devozione e dal desiderio di condividere un cammino spirituale. La celebrazione dell’Eucarestia, presieduta dal parroco di Scala Coeli, Don Massimo Alato, ha rafforzato ulteriormente questo legame, offrendo ai presenti l’opportunità di riflettere sul vero significato di comunità.
Don Massimo, con le sue parole durante l’omelia, ha richiamato l’attenzione sull’importanza di costruire e mantenere forti i legami di comunità, sottolineando come la fede debba essere vissuta non solo come un atto personale, ma come un’esperienza condivisa, in cui il rispetto reciproco, l’amicizia e la condivisione sono elementi fondamentali. Egli ha ricordato che una comunità non è semplicemente un gruppo di persone che vivono nello stesso luogo, ma un organismo vivente che prospera attraverso il dialogo, la collaborazione ed una fede comune.
Il pomeriggio di fede e fraternità ha lasciato un segno indelebile nei cuori di tutti i partecipanti, ribadendo che il cammino verso un futuro di pace e armonia non può che passare attraverso la costruzione e il mantenimento di una comunità coesa, dove il benessere comune è sempre al centro delle azioni di tutti. La presenza della Beata Vergine del Monte Carmelo, simbolo di unità e speranza, ha reso evidente che, quando si uniscono i cuori e le forze, si può davvero costruire un mondo migliore, dove l’accoglienza, la collaborazione e la fede sono i pilastri su cui si fonda una comunità forte e duratura.
L’incontro tra le comunità di Bocchigliero e Scala Coeli, ritrovatesi dopo la celebrazione in un’agape di amicizia e condivisione, ha ribadito il potere unificante della fede e la bellezza di una collaborazione sincera tra istituzioni e cittadini. In un mondo spesso diviso, eventi come questo ci ricordano l’importanza di ritrovarsi insieme, sotto un’unica bandiera di fede e speranza, per costruire un futuro basato su valori condivisi e sulla profonda umanità che unisce tutte le persone.
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