CHICO FORTI SOTTO INCHIESTA: INDAGINI PER PRESUNTI CONTATTI CON LA ‘NDRANGHETA PER ZITTIRE GIORNALISTI

Antonio Loiacono

La Procura di Verona ha recentemente aperto un’indagine su Chico Forti, ex campione di surf, attualmente detenuto nel carcere di Montorio. Un altro detenuto ha riferito che Forti avrebbe chiesto di contattare membri della ‘ndrangheta per mettere a tacere i giornalisti Marco Travaglio, Selvaggia Lucarelli ed una terza persona non identificata. In cambio, Forti avrebbe promesso un futuro aiuto una volta riottenuta la libertà.

Questa rivelazione ha spinto il Garante nazionale dei detenuti a attivare accertamenti, dichiarando che, se confermati, questi fatti sarebbero estremamente gravi. Tuttavia, al momento, le indagini sono ancora nella fase preliminare.

Il capo della Procura di Verona, Raffaele Tito, ha confermato l’apertura del fascicolo e l’inizio delle indagini, ma ha evitato di fornire ulteriori dettagli, sottolineando la serietà della situazione. L’informatore, preoccupato, ha avvertito Travaglio lo scorso lunedì. La Procura ha già sentito tre testimoni, tra cui un secondo detenuto che avrebbe assistito all’incontro tra Forti e colui che doveva contattare la ‘ndrangheta.

Al momento, il fascicolo è aperto contro ignoti poiché non è stato ancora individuato un reato specifico. Le autorità coinvolte, tra cui il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, la Prefettura di Verona, il Tribunale di sorveglianza e la Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Torino, sono state informate della situazione.

Una delle ipotesi che emergono riguarda un possibile accanimento contro Travaglio e Lucarelli a seguito del titolo di un articolo del “Fatto Quotidiano” del 19 maggio, che si riferiva a Forti con l’epiteto “Benvenuto assassino”. Questo titolo potrebbe aver suscitato risentimento da parte di Forti, portandolo a compiere gesti estremi per cercare di mettere a tacere i suoi critici.

In conclusione, la vicenda di Chico Forti si complica ulteriormente con questa nuova indagine. Mentre le autorità continuano a verificare le accuse, è fondamentale mantenere un equilibrio tra il diritto alla difesa dell’accusato e la protezione di coloro che potrebbero essere minacciati. Le prossime settimane saranno cruciali per chiarire la verità e determinare eventuali responsabilità.

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