
Di solito quando si parla di sanità si riportano fatti, ed esperienze, di malasanità. Oggi, al contrario, ho il piacere di portare all’attenzione dei nostri lettori un esempio di alta professionalità ed eccellenza nel campo della neurochirurgia, un vero luminare: voglio parlarvi del Dottor Carmine Franco, un cinquantaduenne Direttore dell’UOC di Neurochirurgia a Latina.
Lascia Cariati, dopo aver conseguito il diploma al liceo scientifico, per proseguire gli studi universitari all’università “La Sapienza” di Roma dove si Laurea in Medicina e Chirurgia specializzandosi subito dopo in Neurochirurgia con il massimo dei voti e la lode.
Dal luglio 1999 al luglio 2000 è dirigente medico, a tempo determinato, presso la Neurochirurgia Ospedale “CTO Alesini” di Roma, dove rimane poi, a tempo indeterminato, fino all’aprile 2005 con l’esecuzione di circa 700 interventi, con particolare riguardo alla traumatologia cranica e spinale.

Dall’aprile 2005 passa al reparto di Neurochirurgia dell’Ospedale S. Maria Goretti di Latina, dove si insedia nella carica di Direttore U.O.C., con 14 posti letto ed un utilizzo del 100%.
Abbiamo avuto il piacere di incontrare il Dottor Carmine Franco e gli abbiamo rivolto alcune domande, riguardanti la sua professione e l’attività della sua unità operativa. Abbiamo così potuto rilevare il numero impressionante degli interventi da lui eseguiti – oltre 2.500, di cui 2100 come primo operatore – dal 2005: tutti interventi di alta neurochirurgia, prevalentemente su patologia tumorale, sia benigna che maligna, del cranio e della colonna vertebrale, oltre che su patologia vascolare cerebrale e spinale e su patologie degenerative e traumatiche della colonna, per le quali vanta una esperienza notevole con interventi di fratture complesse del rachide, come quelle cervicali del tratto C0-C2.
Nel solo 2015 gli interventi sono stati oltre 500: un dato straordinario, tenendo conto, fra le altre cose, delle carenze di personale. Peraltro, nei primi tre mesi dell’anno in corso si registra già un notevole incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno passato. Cifre record queste, che rapportate alla già citata scarsezza del personale sanitario del reparto (solo cinque medici e quindici infermieri) assumono un valore ancora maggiore, tenuto conto che sono paragonabili ai risultati delle strutture della capitale, visto che si posizionano alla pari con le attività del San Camillo e addirittura superano quelle del CTO.
Abbiamo chiesto al Dott. Franco come nasce la sua passione per una specializzazione cosi importante.
«Diciamo per caso» ci ha risposto. «Dalla frequenza, da tirocinante universitario, delle corsie della Neurochirurgia: è li che è nata la mia passione. È stata una sfida, considerando la complessità della materia».
Sfida vinta alla grande, aggiungiamo noi.
Al di là delle indubbie capacità tecniche e professionali, a colpirci di più è stato l’aspetto umano del professionista, sottolineato anche nelle testimonianze dei pazienti e dei loro familiari che abbiamo incontrato nella struttura.
Al Dottor Franco Carmine, dalla redazione di Cariatinet, col grazie per l’opera altamente meritoria che svolge, l’augurio che la sua carriera gli porti ancora tanti riconoscimenti e soddisfazioni, che gli consentano di portare sempre più in alto, col proprio nome, il nome della Medicina Italiana e anche della sua e nostra Cariati.
Cataldo Formaro
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