Cariati: i diversi Mezzogiorni … in termini di mobilità …

Sono più di trentacinque anni che su questo territorio, in termini di mobilità non è cambiato nulla

Sono sempre più avvilenti i miei interminabili viaggi estivi, con i mezzi di trasporto pubblico, per raggiungere un’area della nostra Penisola, sempre più lontana, abbandonata e irraggiungibile.

Mi riferisco al basso ionio cosentino, meta turistica ricca di significative bellezze storico, artistiche e naturalistiche. Sono più di trentacinque anni che su questo territorio, in termini di mobilità non è cambiato nulla sul piano dell’accessibilità.

Solo inutili e stancanti annunci. Tutto, insomma, resta immobile e d’altronde senza un minimo di speranza. L’autonomia differenziata ormai è legge. Pongo una domanda alla quale chiedo che si risponda con la massima sincerità.

Quante probabilità ci sono, perché qualcuno – istituzioni locali – possa avere la forza economica di intervenire – mai nessuno l’ha fatto sino ad ora – rendendo più fluida e veloce la mobilità in quest’area a vantaggio di residenti e turisti?

Si sarà compreso che personalmente nutro poco speranze. All’orizzonte, sono chiari i negativi risvolti dell’autonomia differenziata e di conseguenza vedo un forte peggioramento, più che un miglioramento. Un ulteriore danno per questa porzione di Paese e per la sua vulnerabile economia. Chi vedrà, se ne renderà conto.

Nicola Campoli

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