AEROPORTO S. ANNA DI CROTONE: RITARDI, CAOS E ATTESE INFINITE, UNA ROUTINE PER I PASSEGGERI

Aeroporto S. Anna di Crotone

Antonio Loiacono

Il 20 dicembre 2024, come accade ormai troppo frequentemente, l’aeroporto S. Anna di Crotone si è trovato protagonista di un nuovo capitolo della sua travagliata storia. Il motivo? Un vento che, pur non essendo particolarmente intenso, ha avuto la capacità di far saltare i piani a centinaia di viaggiatori diretti a Bologna. Eppure, come dicono i crotonesi, “a Crotone è sempre così”.

Quel giorno, i passeggeri del volo per Bologna, originariamente programmato per le 11:30, hanno dovuto attendere ben due ore in più per poter finalmente decollare alle 14:15. Una circostanza che, purtroppo, non è un’eccezione ma una routine. Ma il vero disguido non è stato solo il ritardo: i viaggiatori hanno dovuto affrontare una vera e propria “transumanza” tra le aree dell’aeroporto. I passeggeri di Bologna, infatti, sono stati invitati a tornare nella sala d’attesa, lasciando libero l’area dell’imbarco per consentire l’ingresso dei viaggiatori diretti a Bergamo. Un ulteriore ostacolo per coloro che già dovevano fare i conti con l’incertezza di un volo in ritardo.

Ecco che il viaggio, già segnato dal ritardo, è diventato una vera e propria odissea: nuovi controlli di sicurezza, fila per il deposito dei bagagli, nuova carta d’imbarco da presentare, e l’immancabile attesa tra lo sguardo perplesso e la pazienza ormai messa a dura prova. Così, alla fine, il volo per Bologna è partito con ben tre ore di ritardo, dopo una lunga e frustrante attesa, dove il tempo sembrava essere l’unico nemico da affrontare.

Questa storia, purtroppo, è familiare per chi frequenta l’aeroporto S. Anna. Ogni anno, a ogni “stormir di fronde”, la struttura crotonese sembra essere messa alla prova. Se una lieve perturbazione meteorologica, come quella di ieri, può portare al rinvio di un volo, ciò non fa che esacerbare le critiche per una gestione che appare sempre più inadeguata. Non si tratta di un caso isolato: i disagi legati ai ritardi e ai problemi logistici sono all’ordine del giorno, creando una situazione di crescente frustrazione tra i viaggiatori.

Il vento, che ha causato ritardi ai voli ieri, ha messo ancora una volta in evidenza le carenze strutturali dell’aeroporto S. Anna. Ma il vento non è l’unico nemico: con una gestione che fatica a rispondere prontamente alle esigenze dei passeggeri, l’aeroporto di Crotone sembra trovarsi sempre impreparato quando le cose vanno storte. Ritardi, disguidi nei controlli di sicurezza, disorganizzazione nei flussi di passeggeri e continui cambiamenti dell’orario dei voli sono solo alcune delle problematiche che si ripetono regolarmente. Eppure, nonostante le innumerevoli segnalazioni e le promesse di miglioramento, nulla sembra cambiare.

Le promesse, infatti, sono rimaste vuote. Da anni, le autorità competenti si sono impegnate a migliorare la struttura, a modernizzare i servizi ed a garantire un’operatività più fluida, ma le soluzioni non sono mai arrivate. Ogni volta che si presenta un problema, dalle condizioni meteorologiche a quelle legate alla gestione operativa, i viaggiatori si ritrovano a dover fare i conti con l’immancabile senso di impotenza. L’inadeguatezza della struttura, amplificata da una gestione che sembra incapace di risolvere anche i problemi più semplici, è diventata una costante.

L’aeroporto S. Anna, che dovrebbe rappresentare una porta d’ingresso per la Calabria, continua a farsi notare per le sue problematiche irrisolte. La sicurezza dei passeggeri, il rispetto degli orari di partenza e l’efficienza dei servizi sono solo alcune delle priorità che sembrano essere ignorate. Ogni anno, la stessa storia si ripete, con ritardi e disagi che potrebbero essere evitati con un po’ più di attenzione ed investimenti.

In un’epoca in cui la puntualità è diventata un aspetto fondamentale per chi viaggia, è inaccettabile che un aeroporto come il S. Anna non possa garantire standard minimi di affidabilità. La pazienza dei passeggeri, purtroppo, non può più essere l’unica risposta ad una situazione che, per molti, sta diventando insostenibile. E mentre i viaggiatori sperano che le promesse di miglioramento non restino parole vuote, la realtà è che ogni nuovo “sbuffo di Eolo” porta con sé l’incertezza di un altro lungo e fastidioso ritardo.

L’aeroporto S. Anna ha bisogno di una ristrutturazione profonda e di una gestione efficiente che possa finalmente risolvere le problematiche strutturali ed organizzative. Fino a quel momento, però, la storia dell’aeroporto di Crotone rimarrà quella di un luogo dove ogni piccola difficoltà si trasforma in un dramma per i passeggeri, pronti a volare ma spesso costretti a restare con i piedi per terra.

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