
Leggo con stupore un articolo a firma del sig. Loiacono Antonio sulla situazione della strada di collegamento Scala Coeli – San Morello.
Parlo di stupore perché l’autore dell’articolo è stato amministratore del Comune di Scala Coeli (assessore e responsabile dell’area tecnica) negli anni che hanno preceduto la mia amministrazione e avrebbe potuto fare tanto per risolvere le problematiche della strada in questione. Ma non mi pare che tanto sia stato fatto, anzi mi viene da dire che non sia stato fatto nulla. La strada che oggi viene tanto decantata e definita “tratturo” (tratturo, nel vero senso della parola, lo era nell’amministrazione precedente) è stata completamente abbandonata per decenni. Nessun intervento è stato realizzato e nessuna manutenzione è stata effettuata. E l’incuria del passato sicuramente ha influito sul presente.
Ma il passato, evidentemente, conviene cancellarlo e conviene ricordare solo la situazione presente.
Perché è facile far notare le mancanze dell’operato altrui senza assumersi le responsabilità del proprio.
Forse l’avvicinarsi delle prossime elezioni amministrative ha riacceso gli ardori politici dei nostri cittadini, ma ritengo sia giusto guardare in modo oggettivo le situazioni.
Si ironizza sui soldi spesi per rendere agibile la strada, circa 300.000,00 € senza che se ne vedano i benefici. Forse la memoria a breve termine ha cancellato i ricordi delle condizioni della strada prima che si intervenisse con i gabbioni e con gli altri lavori effettuati durante il mio mandato amministrativo, lavori che superano i 300.000,00 € di cui si parla. Ricordo inverni in cui i cittadini erano costretti a percorrere la strada di Mandatoriccio non per la presenza di buche, o crateri (per riportare le espressioni già usate) sul manto stradale, ma per intere colate di terra che dai terreni a monte si riversavano sulla strada o voragini che avevano fatto crollare interi tratti di strada. Io questo stato di cose l’ho affrontato e modificato e continuerò a farlo fino a quando ne avrò la possibilità. Certamente per mettere in sicurezza l’intera strada non bastano 300.000,00 €, ma bisognerebbe aggiungere alla cifra qualche zero; e farò di tutto per reperire altre risorse. Ma non accetto che si facciano allusioni che non appartengono al mio operare. E se qualcuno ha dubbi in merito può chiedere l’intervento degli organi competenti. Ma fare allusioni per far credere ai cittadini chissà cosa, per alimentare dubbi o incertezze, è un comportamento da persone senza “attributi”. Potrei raccontarne tante sugli anni di amministrazione dell’autore dell’articolo le cui conseguenze sono ricadute anche sugli anni della mia amministrazione, ma evito perché non voglio iniziare anche io con la campagna elettorale, lo farò a tempo debito sperando che al signore gli venga data la possibilità di candidarsi . Però non accetto che si metta in dubbio l’onestà dell’agire e dell’operare della mia amministrazione che in meno di dieci anni ha realizzato molte più opere pubbliche di quante non ne siano state fatte nei trent’anni precedenti. Vorrei che si avesse l’onestà intellettuale di riconoscere i meriti di un’amministrazione, oltre che i demeriti. Ma forse chiedo troppo.
Spesso sorrido quando, da qualche tempo a questa parte, leggo descrizioni del nostro borgo nostalgiche e rievocative dello splendore passato come se a scrivere fossero persone lontane e terze rispetto ad una terra che, riconosco, è stata abbandonata dalla politica regionale e centrale, ma non dalla politica locale che, fino a quando ne avrà la forza, continuerà a lottare per i propri cittadini. Sorrido perché nel leggere mi viene spontanea una domanda “ma queste persone che scrivono cosa hanno fatto per cambiare la situazione?” la risposta che mi viene spontanea è “niente di concreto”. Ed allora penso a voce alta e dico “sarebbe meglio tacere”
IL SINDACO
Giovanni MATALONE
Views: 624
Lascia una risposta
Devi essere connesso per inviare un commento.