
Certi ricordi si comincia a narrarli una volta, ma poi finisce che si continua a scriverli sempre da capo e, altresì, con nuove e più intense sfumature.
È quello che mi è successo nella casa in campagna, pensando di dover rispolverare i soliti ricordi e, invece, mi sono trovato al cospetto di nuove e generose emozioni.
Colori mai visti, profumi mai sentiti, segreti svelati. Sarà che affrontavo tutto con un altro spirito e anche con una strana curiosità, nonché con un incosciente spavento.
Un bel vedere unico nei suoi suggestivi silenzi e luccicanti spaccati, conseguenza di un mondo che va più lento ed é più accogliente.
Non è stato solo il desiderio di un mio momento tranquillo, lontano dalla frenesia della città, ad avermi portato a trascorrere 24h a Francolise.
Quanto il desiderio di fissare bene il mio nuovo legame con il luogo non più come prima e alimentato da un senso diverso e maturo.
Tra tutto questo una poltrona rimessa volutamente lì vuota in mezzo alla stanza, da dove mi accoglievi a braccia aperte, felice di vedermi.
L’improvvisa istantanea ha fatto riemerge forte gli splendidi ricordi, facendomi, tuttavia, tornare al presente per osservare una vita che va a avanti senza di te.
Ma ciò implica l’abituale regola, quella per cui il futuro è sempre di chi resta e ogni volta, appena si inizia un capitolo nuovo, c’è sempre l’inevitabile dolore per un racconto concluso.
Buona domenica
Nicola Campoli
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