
■Antonio Loiacono
L’annuncio fatto dal segretario di Più Europa, Riccardo Magi, riguardo all’imminente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DPCM che dà avvio alla piattaforma gratuita per la raccolta digitale delle firme sui referendum, rappresenta una svolta significativa nel panorama democratico italiano. Questo strumento, atteso da oltre due anni e mezzo, è frutto di un lungo lavoro di advocacy (termine che indica un processo civile che sostiene una politica sociale, economica o legislativa) da parte di diverse associazioni e personalità, tra cui l’Associazione Coscioni, Mario Staderini, Marco Gentili e molti altri.
L’introduzione di questa piattaforma segna un passo avanti nella modernizzazione dei processi democratici del nostro paese, rendendo più accessibile e pratico l’esercizio del diritto di partecipazione popolare. La possibilità di raccogliere firme in maniera digitale non solo snellisce il processo burocratico, ma favorisce anche una maggiore inclusione, permettendo a un numero più ampio di cittadini di contribuire attivamente alla vita politica.
Magi ha sottolineato l’importanza di questo strumento, non solo per la sua gratuità rispetto alle precedenti esperienze di raccolta firme per iniziative come l’eutanasia e la cannabis, ma anche per le potenzialità future che offre. Ad esempio, potrà essere utilizzato per la raccolta firme sull’Autonomia differenziata e per un referendum abrogativo delle parti del Rosatellum, come la mancanza di voto disgiunto, lo sbarramento e l’obbligo della raccolta firme solo per alcuni.
Questa piattaforma potrebbe quindi diventare un catalizzatore per affrontare e promuovere tematiche politiche di grande rilevanza e urgenza. Magi ha indicato alcune questioni chiave su cui Più Europa intende focalizzarsi, come la riforma della legge sulla cittadinanza per introdurre lo Ius Soli, la regolamentazione degli stupefacenti ed il tema del fine vita. Questi argomenti, che già accendono il dibattito pubblico, potrebbero trovare nuovo slancio grazie alla facilitazione della partecipazione popolare resa possibile dalla piattaforma digitale.
L’auspicio è che l’interfaccia ed il funzionamento della piattaforma siano all’altezza delle aspettative, garantendo facilità d’uso ed affidabilità. La sfida ora è monitorare l’effettiva implementazione ed utilizzo di questo strumento, assicurando che possa davvero diventare un mezzo efficace per la partecipazione democratica.
L’introduzione della piattaforma digitale per la raccolta firme rappresenta una vittoria importante per la democrazia italiana. È un passo verso un futuro in cui i cittadini possono esercitare i loro diritti in modo più diretto ed immediato, contribuendo attivamente alla definizione delle politiche del paese. La speranza è che questo strumento possa essere utilizzato al meglio per promuovere un dialogo politico costruttivo ed inclusivo, affrontando con decisione e trasparenza le sfide più urgenti del nostro tempo.
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