NUOVA INTIMIDAZIONE CONTRO IL GIORNALISMO: INCENDIATA AUTO AZIENDALE DI VIDEO CALABRIA

La vettura aziendale incendiata

Antonio Loiacono

Non si è fatto attendere il classico “trick of the tail” (colpo di coda) all’episodio di aggressione nei confronti di Andrea Joly, giornalista del quotidiano La Stampa di Torino. Ignoti, infatti, hanno incendiato l’auto aziendale dell’emittente televisiva Video Calabria, parcheggiata sotto la sede dell’emittente nella centralissima via Sculco, a Crotone.

L’allarme è stato dato poco dopo l’una di notte. Sul posto sono intervenuti prontamente i vigili del fuoco del comando provinciale di Crotone, il cui intervento ha evitato che le fiamme raggiungessero il serbatoio dell’auto, scongiurando una potenziale esplosione pericolosa vista la vicinanza delle abitazioni e di un ristorante. La vettura, una Dr, è utilizzata da giornalisti, cameraman e tecnici per i servizi televisivi.

L’editore dell’emittente, Salvatore Gaetano, ha sporto denuncia agli agenti della Questura, che stanno verificando l’eventuale presenza di immagini riprese dalle telecamere della videosorveglianza della zona per identificare i colpevoli. Al momento, i motivi dell’intimidazione restano da chiarire e non è escluso che possa essere legata all’operato della redazione giornalistica o all’impegno politico dell’editore, che è un consulente esterno del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. Salvatore Gaetano, per ora, non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

“Resta l’amaro in bocca – si legge nell’articolo apparso sul sito internet TGCal24 di Video Calabria – poiché non si riesce a capire chi possa/no essere i/il mandanti/e, e soprattutto il motivo alla base dell’intimidazione. A chi possiamo aver ‘pestato’ i piedi per ricevere un regalo del genere? È una intimidazione, chiara, a Video Calabria poiché ad andare in fiamme è stato un mezzo aziendale, che usiamo noi giornalisti per le uscite, insieme ai nostri videomaker e non un’auto privata”.

Video Calabria era stata già target di intimidazioni soprattutto tra il 1987 ed il 1988, quando vennero fatte esplodere tredici bombe alla sede dell’emittente ed all’indirizzo del fondatore e allora editore, Elio Riga. “Il nostro lavoro – si legge ancora sul sito – proseguirà come sempre a schiena dritta e a testa alta, con la guida dell’editore Salvatore Gaetano e del direttore generale Christian Gaetano, nonché di tutta la famiglia Riga che ha dato vita a questo gruppo imprenditoriale più di 45 anni fa grazie ad Elio Riga e proseguito da Gianfranco Riga. Se le bombe dell’87/88 non ci hanno fermato, non ci fermerà nemmeno questo ‘incidente di percorso'”.

Questo nuovo atto intimidatorio contro Video Calabria, dopo l’aggressione subita da Andrea Joly a Torino, rappresenta un preoccupante segnale d’allarme sulla crescente ostilità e violenza nei confronti della stampa. La necessità di proteggere e sostenere il diritto dei giornalisti a svolgere il proprio lavoro senza paura di ritorsioni è più urgente che mai.

La redazione di CariatiNet si unisce a Video Calabria nella condanna di questo atto vile e intimidatorio, riaffermando l’importanza di proteggere la libertà di stampa ed il diritto dei giornalisti a svolgere il loro lavoro senza timore di ritorsioni.

 

 

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