
Siamo nella settima ferragostana. Giorni votati in gran parte al riposo, ma anche a utili riflessioni. In questi giorni sentiamo forte il senso di identità e siamo tutti molto fieri di come sono andati gli ultimi Giochi Olimpici Tokyo 2020, al punto che manifestiamo forte l’orgoglio di sentirci italiani, grazie alle trionfali vittorie azzurre.
In tutto questo c’è un altra bella notizia. Stamattina partirà da Bruxelles sui conti dello Stato italiano il bonifico di 25 miliardi di euro che rappresenta una sostanziosa anticipazione finanziaria. Parliamo della prima tranche di anticipo del Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza – PNNR – che da qui a qualche giorno entrerà nella sua fase operativa, dopo tanta teoria aulica.
Siamo testimoni di una importante iniezione di denaro fresco che equivale a un valore molto superiore di gran lunga alle tante leggi di stabilità varate dai Governi italiani. Da oggi i nostri rappresentanti, con in testa il Presidente del Consiglio dei Ministri, devono sentirsi sempre più responsabili verso la “cosa pubblica”.
Infatti, la somma che stiamo per ricevere c’è stata assegnata per la fiducia e la credibilità del Piano che abbiamo presentato nei mesi scorsi e approvato a larga maggioranza. In fondo, dobbiamo sapere spendere le risorse ricevute. Spenderle in modo corretto, finalizzandole agli obiettivi che ci siamo dati.
Quindi, “Spendere meglio è possibile” prendendo a prestito il titolo di un vecchio libro scritto nel 1992 dal professore Luca Meldolesi del quale mi onoro di appartenere alla prima nidiata di suoi ex allievi. Allora sarà sul “saper spendere bene” che saremo valutati, al fine di ricevere i restanti 167 miliardi di euro che sono il totale del PNRR.
Insomma, solo se riuscissimo a soddisfare gli impegni presi in termini di capacità di spesa e di impianti di riforme strutturali, potremmo completare l’intero impianto di obiettivi indicati nel Piano. Ci aspettano indispensabilmente le riforme. Dopo quella avviata sulla giustizia penale, ci sarà da lavorare su quella civile e in particolare sulla certezza del diritto, come anche sulla concorrenza, semplificazione amministrativa e in materia fiscale.
Urge un vero cambio di passo al quale sarà collegato in modo automatico l’arrivo delle altre tranche del PNRR. Pertanto, le promesse vanno mantenute. Non si potrà tornare indietro. Pena l’irricevibilità delle nuove tranche vincolate a stati di avanzamento della spesa, che sarà monitorabile e nello stesso tempo oggetto di una rigorosa valutazione per obiettivi.
Nicola Campoli
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