LA FESTA DEL MAJO: UN’ANTICA TRADIZIONE CHE UNISCE LE COMUNITÀ DI LONGOBUCCO, CROSIA E CARIATI

Luigina Diletto - Ass. VESCA (Festa del Majo 2023)

»Antonio Loiacono

Longobucco, Crosia e Cariati si preparano ad organizzare e accogliere una manifestazione comune che unisce tradizione, cultura e comunità: la festa del Majo!

Quest’anno, l’associazione VESCA di Longobucco, nota per il suo impegno nel preservare e promuovere le tradizioni locali, ha infatti deciso di rendere l’evento ancora più speciale portandolo in giro per il territorio.

La festa del Majo ha radici antiche, risalenti a tempi lontani in cui le comunità rurali celebravano l’arrivo della primavera e l’inizio della stagione agricola. L’albero di maggio, adornato con fiori, nastri colorati e simboli della natura, è il fulcro di questa festa, che simboleggia la rinascita della vita e la fertilità della terra.
L’evento assume una dimensione nuova ed affascinante, diventando itinerante e coinvolgendo tre comunità diverse. Longobucco, con la sua ricca storia e le sue tradizioni radicate, sarà il punto di partenza di questa avventura itinerante. Crosia, con la sua bellezza naturalistica e la sua vivace comunità, accoglierà la festa del Majo, portando il suo contributo unico alla celebrazione. Infine, Cariati ospiterà una sfilata collettiva durante le celebrazioni in onore di San Cataldo, arricchendo ulteriormente l’esperienza con la sua atmosfera festosa ed il suo patrimonio culturale.
L’associazione VESCA di Longobucco merita applausi per il suo impegno nel promuovere la cultura e le tradizioni locali, e per aver reso possibile questa esperienza unica che unisce tre comunità in una celebrazione indimenticabile.

Il rito del Majo era una festa pagana celebrata nell’antica Roma durante il mese di maggio in onore di Flora, la dea romana dei fiori e della primavera. Questa celebrazione si svolgeva dal 28 aprile al 1° maggio e coincideva con l’inizio della primavera e della stagione agricola.

Il termine “Majo” derivava da “Maia”, madre di Mercurio, ed il rito era incentrato sull’esaltazione della fertilità della natura e sull’accoglienza della rinascita e della rigenerazione che la primavera portava con sé. Durante il rito del Majo, le persone si riunivano nei campi e nei boschi per celebrare con canti, danze ed offerte floreali.
Uno degli elementi centrali del rito del Majo era la creazione di un albero di maggio, simbolo della rigenerazione primaverile e della rinascita della natura. L’albero veniva adornato con fiori e rami rigogliosi in segno di prosperità per la stagione che stava iniziando.

Durante la festa, venivano organizzate gare e giochi tradizionali, come corse, lanci del disco e lotta libera, per celebrare l’energia e la vitalità della primavera. Inoltre, si svolgevano banchetti abbondanti e libagioni in onore della dea Flora in ringraziamento agli dei per la fertilità della terra.

Il rito del Majo rappresentava quindi un momento di grande gioia e allegria per la comunità, in cui l’umanità si riconnetteva con la natura e con il ciclo vitale che la governa. Nonostante la sua origine pagana, molti degli elementi e dei simboli associati al rito del Majo sono sopravvissuti nel folklore e nelle tradizioni popolari di molte regioni del mondo, testimoniando l’importanza universale della celebrazione della primavera e della fertilità della terra.

Oggi, il rito del Majo continua a essere celebrato in molte comunità italiane, anche se in alcune aree è caduto in disuso o è stato trasformato in una festa più moderna e commerciale. Tuttavia, per molte persone, questa antica tradizione rappresenta ancora un momento importante per riconnettersi con la natura, con la propria comunità e con le radici culturali del proprio paese.

L’iniziativa dell’Associazione VESCA, non solo rafforza i legami tra le comunità di Longobucco, Crosia e Cariati ma offre anche un’opportunità unica, per i residenti ed i visitatori, di scoprire e vivere appieno le tradizioni locali. Attraverso la condivisione di pratiche antiche come la festa del Majo, queste comunità mantengono viva la loro identità culturale e creano nuovi legami che trascendono le differenze geografiche e sociali.

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