La cittadina di Cariati sta vivendo il peggior momento della sua storia!

La cittadina di Cariati sta vivendo il peggior momento della sua storia: il quadro che evidenzia è terribilmente degradante! L’emergenza igienico-sanitaria ha raggiunto il non plus ultra, dovuta a diversi fattori, soprattutto all’attuale vergognosa e deprimente situazione della gestione dei rifiuti. Incalcolabili i danni, sostiene in un suo comunicato il capogruppo dell’UDC consiliare, dr. Francesco Cosentino, che si stanno cagionando alla salute dei cittadini e all’intera economia locale. ”Osservare le drammatiche immagini dei depositi abbandonati di rifiuti urbani, lungo tutte le strade di Cariati, è soltanto vergognoso. Tutta l’umana comprensione possibile, sostiene il villeggiante Nicola Campoli, ma ritengo che l’Amministrazione Comunale locale avrebbe potuto fare qualcosa di meglio piuttosto che stare ferma ed immobile. Urge, sostiene con forza Nicola Campoli, che il sindaco e la sua maggioranza dichiarino alla comunità cariatese e ai tanti turisti, che privilegiano Cariati quale sede delle loro vacanze, cosa vogliono fare. Si tratta, infatti, di uscire allo scoperto. Non si può più pensare, conclude l’appassionato amante della cittadina di Cariati, Nicola Campoli, di poter amministrare Cariati dal chiuso delle quattro mura di Palazzo Venneri”. In un comunicato stampa il Centro Studi “Pier Giorgio Frassati” denunzia, ancora una volta, la grave problematica del divieto, da parte del primo cittadino Filippo Sero, con ordinanza n.1 del 23 gennaio 2014, dell’utilizzo dell’acqua della rete idrica comunale su tutto il territorio comunale per gli usi umani, a seguito dei risultati delle analisi batteriologiche effettuate dall’ARPACAL di Cosenza, avendo rilevato la presenza di batteri coliformi e di E Coli su tutti i sette punti di prelievo distribuiti sull’intero territorio comunale: l’intera Marina e Centro Storico. L’ordinanza del sindaco, si legge nel comunicato a firma dell’avv. Cataldo De Nardo, non è stata ancora revocata. Lo stesso primo cittadino tuttavia, prosegue la nota stampa, si ostina con reiterati comunicati stampa ad affermare che l’acqua della rete civica è potabile. ”Ora, delle due affermazioni, chiarisce Cataldo De Nardo, una soltanto può essere veritiera. Quella dell’ordinanza o quella del comunicato stampa? Insomma, si chiede Cataldo De Nardo ex sindaco di Cariati negli anni novanta, l’acqua è potabile si o no?”. Nell’articolato comunicato si evince che il Centro Studi della grave problematica che affligge la popolazione cariatese ne ha informato persino il signor Prefetto di Cosenza a mezzo PEC del 19 febbraio 2014, senza ottenere alcuna risposta. ”Siamo ad un mese esatto, puntualizza l’avv. Cataldo De Nardo, che l’intero territorio comunale non dispone di acqua potabile, stante all’ordinanza n.1 del sindaco,tutt’ora vigente, con grave disagio e gravissima preoccupazione della popolazione cariatese”. Il responsabile del Centro Studi si chiede, vivamente preoccupato, come fanno gli esercizi pubblici, le scuole e le migliaia di famiglie? Profondamente costernato l’avv. Cataldo De Nardo afferma, con forza,”Il gravissimo inconveniente diventa un fatto di ordinaria amministrazione in una cittadina fantasma come, ormai, è stata ridotta la nostra Cariati, grazie alla protervia e all’incapacità di un’Amministrazione locale che ha pesantemente e negativamente ipotecato anche il fututo della cittadina del basso jonio cosentino”. La sensibile ma pesante nota del responsabile del Centro Studi si conclude con un accorato e pressante grido di aiuto alle Autorità competenti: “Lungi da noi, precisa Cataldo De Nardo, ogni forma di allarmismo. Vogliamo però richiamare per i provvedimenti tutori per la salute pubblica, l’attenzione delle Autorità preposte, trattandosi di una problematica, la cui gravità non ha bisogno di essere declamata. Una seria ricognizione dell’Autorità Sanitaria potrebbe verificare se, e in che misura e forma, il grave e preoccupante inconveniente ha prodotto effetti indesiderati sulla salute dei cittadini di questo territorio. Riteniamo di appartenere ad un paese civile, con diritto ad essere tempestivamente e compiutamente, conclude un amareggiato Cataldo De Nardo, informati su problemi di tale rilevanza che interessano,soprattutto,la salute dei cittadini cariatesi!!!!”.

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