LA CALABRIA SI MOBILITA: UN’INCREDIBILE RISPOSTA POPOLARE CONTRO LA LEGGE CALDEROLI

Nicola Fiorita (Sindaco Catanzaro)

Antonio Loiacono

La Calabria si è mossa con una forza inaspettata, dimostrando una mobilitazione civica senza precedenti. L’appello lanciato dal sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, per raccogliere firme a sostegno del referendum abrogativo della legge Calderoli ha superato ogni aspettativa. Inizialmente fissato l’obiettivo di 18 mila firme, la Calabria ha raggiunto un traguardo straordinario: ben 52 mila firme. Questo risultato, che rappresenta quasi il triplo dell’obiettivo prefissato, segna una vittoria significativa ed un messaggio chiaro alla politica regionale, spesso percepita come debole e senza coraggio.

“Abbiamo ottenuto una straordinaria risposta dal popolo calabrese,” afferma Fiorita, enfatizzando l’importanza della mobilitazione. La Calabria si è posizionata come la seconda regione, dopo la Campania, per il rapporto firme/popolazione sulla piattaforma online. Con 23.687 firme cartacee e 27.853 firme online, la raccolta ha visto un impegno collettivo che ha coinvolto partiti, sindacati, associazioni e cittadini. Persino sotto gli ombrelloni delle spiagge calabresi sono stati allestiti punti di raccolta, dimostrando che la lotta per i diritti e per un’Italia unita non si ferma nemmeno in piena estate.

Il dato online è particolarmente significativo. La Campania ha registrato 102 mila firme, ma con una popolazione di 5,5 milioni di residenti, contro il milione e 800 mila della Calabria. Questo mette in evidenza l’eccezionale partecipazione della popolazione calabrese, che ha risposto con entusiasmo a un appello per la giustizia e l’uguaglianza.

“Questo è un piccolo tsunami di cui le forze politiche dovranno tenere conto,” sottolinea Fiorita, evidenziando come la grande partecipazione popolare non possa essere ignorata. La mobilitazione non è solo un segnale di discontento, ma una richiesta di attenzione e responsabilità da parte dei rappresentanti politici. “Cercavamo un’onda popolare, e siamo stati travolti da una marea di sostegno,” aggiunge, mettendo in luce l’importanza di ascoltare le voci dei cittadini.

Il sindaco di Catanzaro ha chiarito che ora la palla passa alla Corte Costituzionale, che dovrà decidere sull’ammissibilità del referendum. “È difficile che possa dire di no a un milione di firme,” afferma con ottimismo. Se il referendum sarà confermato, Fiorita prevede una “valanga di ‘sì'” all’abrogazione della legge Calderoli, una normativa che ha sollevato ampie critiche per le sue implicazioni divisive che può generare tra le regioni italiane.

Questa iniziativa rappresenta non solo una vittoria per la Calabria, ma anche un passo verso un’Italia più unita. La legge Calderoli è stata percepita come una minaccia alla coesione nazionale, e la mobilitazione calabrese è un chiaro segnale che i cittadini non intendono permettere che il Paese venga spaccato in due. La partecipazione massiccia e la determinazione dimostrata dai calabresi possono fungere da esempio per altre regioni, incoraggiando una maggiore partecipazione civica ed un rinnovato senso di responsabilità collettiva.

La straordinaria risposta del popolo calabrese alla raccolta firme per il referendum contro la legge Calderoli è una testimonianza della forza della democrazia e della volontà di cambiare. La Calabria, spesso considerata un’area marginale, si sta affermando come un attore centrale nella lotta per l’unità e l’equità in Italia. Con un messaggio chiaro e potente, la mobilitazione di Fiorita e dei 130 sindaci calabresi segna l’inizio di una nuova era di partecipazione e consapevolezza civica, invitando le istituzioni a riflettere e ad agire in modo responsabile.

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