
■Antonio Loiacono
Il sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, è da mesi sottoposto a sorveglianza operativa a causa di minacce e intimidazioni ricevute dopo la sua rielezione. Due episodi in particolare hanno aumentato il livello di allerta: ignoti hanno manomesso gli pneumatici ed i freni della sua auto, mettendo a rischio la vita del primo cittadino. Stasi, che ha deciso di non divulgare immediatamente gli atti per non allarmare la famiglia, ha denunciato i fatti. La risposta delle autorità è stata immediata: il questore di Cosenza, Giuseppe Cannizzaro, ha disposto una misura di tutela per il sindaco!
Questi episodi ci ricordano amaramente come la ‘Ndrangheta, nonostante le sue crescenti infiltrazioni a livello internazionale e nelle istituzioni, resti radicata sul territorio calabrese, con una rete di violenza e intimidazione che ancora permea la vita locale. Le mafie, infatti, pur evolvendosi nel tempo e adattandosi al mondo moderno con tecnologie sofisticate, non hanno perso il loro antico legame con il territorio, dove mantengono un controllo brutale, fatto di minacce e intimidazioni.
La storia della ‘Ndrangheta è quella di un’organizzazione criminale che, a differenza di altre mafie italiane, ha saputo mantenere una struttura flessibile e familiare, permettendo alla sua rete di estendersi non solo in Calabria, ma anche in tutto il mondo. Dai suoi umili inizi come un’organizzazione locale che sfruttava il controllo del territorio attraverso il pizzo e l’intimidazione, la ‘Ndrangheta si è trasformata in una delle mafie più potenti al mondo, in grado di infiltrarsi nelle istituzioni e nell’economia globale, gestendo traffici internazionali di droga e affari illeciti.
Tuttavia, chi crede che la ‘Ndrangheta sia ormai solo un’organizzazione “dei colletti bianchi”, che si muove esclusivamente nelle stanze del potere, non conosce pienamente la realtà calabrese. La criminalità organizzata continua a esercitare la sua influenza con metodi antichi, minacciando e intimidendo chi cerca di opporsi al loro controllo sul territorio. Gli episodi di Corigliano Rossano ne sono una dimostrazione chiara: nonostante la modernizzazione delle sue operazioni, la ‘Ndrangheta rimane profondamente radicata nelle dinamiche locali, utilizzando ancora la paura e la violenza per affermare il suo potere.
È significativo che questi atti di intimidazione arrivino proprio in un momento in cui la società e i media discutono della mutazione delle mafie. Spesso si sottolinea come le organizzazioni criminali abbiano cambiato volto, diventando più sofisticate e meno sanguinose. È vero: la ‘Ndrangheta, come altre mafie, ha imparato a infiltrarsi nel tessuto economico e istituzionale con grande abilità, cercando di minimizzare l’uso della violenza per non attirare troppo l’attenzione. Tuttavia, episodi come quelli vissuti da Flavio Stasi dimostrano che la vecchia strategia dell’intimidazione diretta e brutale rimane un’arma fondamentale nel loro arsenale.
La lotta alla ‘Ndrangheta è un impegno che richiede una risposta corale ed una vigilanza costante, non solo contro i suoi attacchi più visibili, ma anche contro le sue infiltrazioni silenziose e subdole nelle istituzioni.
Esprimiamo la nostra più profonda solidarietà al sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, di fronte agli atti di intimidazione ed alle minacce subìte. Questi gesti codardi, mirati a compromettere il suo impegno e ad ostacolare il suo lavoro per la comunità, sono un triste riflesso di come il radicamento della criminalità organizzata continui a condizionare la vita delle istituzioni locali.
Il coraggio e la determinazione del primo cittadino di Corigliano-Rossano nel proseguire il suo mandato, nonostante i pericoli, sono un esempio di grande forza morale e civile. È indispensabile che tutti, istituzioni e cittadini, si uniscano nel condannare fermamente questi atti e nel sostenere chi si batte ogni giorno per la legalità e la giustizia. La lotta contro la ‘Ndrangheta e qualsiasi forma di violenza mafiosa passa attraverso la solidarietà collettiva e la determinazione nel non piegarsi di fronte alla paura.
Siamo al fianco di Flavio Stasi e di tutti coloro che, con coraggio, affrontano la criminalità per costruire una Calabria libera da minacce e intimidazioni.
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