
E davvero curioso il dibattito ferragostano che si é sviluppando in rete da alcuni giorni. Tutto ha avuto origine su cariatiNet.it da una nota a firma dell’avvocato Mario Sero, poi seguita da un comunicato stampa di Filomena Greco e da tante altre dichiarazioni di Consiglieri comunali ed ex amministratori locali e semplici cariatesi.
In previsione della tornata elettorale delle amministrative, che si terrá nell’election day della prossima primavera, iniziano le prove generali di alleanze, intese e accordi vari. Lo scenario é molto variegato e appare all’orizzonte ancora parecchio nebuloso. Il rischio di trovarsi più candidati Sindaci, anche in corsa solitaria, é più di una certezza. Traspare, infatti da parte dei singoli pretendenti alla poltrona di Sindaco, tanta velleità e autoreferenzialitá. Ma é del tutto giustificata in un Paese, irrimediabilmente troppo chino su se stesso in quest’ultimo quinquennio. In tanti oggi si azzuffano, ma non saprei dire con quali possibilità di vittoria. Vedo in giro, insomma, una preoccupante disaggregazione e disgregazione.
Tutti si contendono un campo, ma credo che sarà quel campo, attualmente pieno di insidie, a decretare la fine di un lungo ciclo politico che ha dominato nel bene e nel male la scena per troppi anni. Ritengo che l’attuale maggioranza e minoranza non si rendono conto del deplorevole stato in cui versa il Paese.
La maggioranza perché pensa, dall’alto dei suoi dieci anni di incontrastato dominio, di aver governato bene. Al contrario, la minoranza é convinta che tocchi in automatismo ad essa dopo tanti disastri. Sarebbe semplicistico che andasse così. Vorrei essere più chiaro. Penso che le sorprese non si faranno attendere. Chi ambisce alla scalata al Palazzo di Città farebbe bene a costruire il proprio consenso dialogando con una gran fetta del Paese. Quella che tanto borbotta e si lamenta. La stessa é fuori dalle vecchie logiche elettorali. Stanca degli automatismi che non sono serviti nel lungo periodo, al miglioramento del contesto urbano, civico e civile.
Mi sbaglierò pure, ma il sogno di tanti cariatesi é quello di assistere a una campagna elettorale che non si caratterizzi da accuse e ripicche, ma che parli alla gente della Cariati del 2020. Forse in queste settimane d’agosto si sta sprecando una allettante occasione.
L’estate sarebbe dovuta servire, per quanto mi riguarda, a parlare ai cariatesi elettori lontani dal Paese. E non solo. Perché non fare identica cosa con gli abituali ospiti estivi? E, invece, leggiamo il solito stantio confronto. Alle sorprese io ci credo! Nicola Campoli
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