Vi hanno mai chiamato dallo 06 8115 eccetera?

Chiamano sul cellulare, e conoscono il nome di battesimo del titolare. Nel mio caso: “Buonasera, lei è il signor Giuseppe?”. Il numero sembra dell’area di Roma (o Bari, o Milano) ma l’accento della signorina, per buono che sia il suo italiano, è chiaramente esteuropeo. All’ovvia risposta affermativa fa seguito l’affermazione che frega l’ingenuo ma fa drizzare le orecchie allo scafato: “La chiamo dall’ufficio centrale dell’energia elettrica”.

Lo scafato sa che non esiste nessun “ufficio centrale dell’energia elettrica” ma l’ingenuo – magari un anziano pensionato al minimo o un’anziana candida vecchietta – si lascia suggestionare, anche perché il seguito della chiamata lo o la informa che i costi della sua bolletta sono troppo elevati:  basterà confermare di essere d’accordo con quanto la gentile e generosa interlocutrice dirà in seguito, e la bolletta elettrica subirà il debito abbattimento.

Di fronte a tanta generosa disponibilità, il pensionato al minimo e l’anziana candida vecchietta si lasciano docilmente guidare e fanno – anzi, dicono – tutto ciò che viene loro richiesto.

Ovviamente sono balle. Ma sono balle disoneste, perché le norme vigenti consentono di cambiare fornitore – la cosa vale anche per il gas – con un contratto stipulato anche solo telefonicamente.

Perciò ci tengo ad avvertire i miei ventiquattro lettori: non lasciatevi fregare e non date spago a quella gente: rischiate di ritrovarvi con un contratto di fornitura che non avete mai pensato di sottoscrivere, pagando per giunta di più di quanto pagavate prima. Chiudete subito la comunicazione senza lasciare ai vampiri che vi chiamano il tempo di succhiarvi il sangue.

Il numero del telefono fisso l’ho già inserito nel “Registro delle Opposizioni” e un po’ alla volta quelle insopportabili chiamate, che per giunta arrivano proprio durante la mia pennichella pomeridiana, sono scemate fino a sparire del tutto; per quanto invece riguarda il cellulare, purtroppo, ancora l’inserimento nel Registro delle Opposizioni non è possibile; ma è possibile inserire i numeri in arrivo nell’elenco interno delle chiamate indesiderate. Al momento, fra numeri di Bari, di Roma e di Milano, ne ho già infilati là dentro una diecina.

Ogni volta che mi arriva una chiamata da un numero nuovo (riconoscerli è facile: dopo il prefisso di solito sono costituiti da otto cifre) mi tolgo la soddisfazione, prima di chiudere la comunicazione e poi di arricchire la collezione degli indesiderati, di sbugiardare, con tono gelido e senza appello, l’operatore all’altro capo. Non vale il discorso che “poveretti, loro sono solo operatori di call center”: nel momento in cui cominciano a parlarti in modo fraudolento diventano complici di chi, per quanto poco, comunque li paga.

E poi, vuoi mettere la soddisfazione di mandare a quel paese uno che ti sveglia durante la tua dolcissima, placida e preziosa pennichella pomeridiana?

Giuseppe Riccardo Festa

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