Rete per la Difesa del Territorio “Franco Nisticò” Avevamo ragione. La Discarica di Scala Coeli è senza autorizzazione. Cominci il riscatto del territorio.

Ad una settimana dalla riuscita manifestazione in difesa del territorio del 16 Giugno, che chiedeva fra le altre cose la revoca dell’autorizzazione per la discarica di Scala Coeli, il Dipartimento Agricoltura e Forestazione della Regione Calabria ha attestato tutte le irregolarità che i movimenti territoriali hanno denunciato in questi mesi ed ha dato parere sfavorevole per la sanatoria sui lavori effettuati per la discarica. Si tratta di un altro atto che testimonia quanto questa vicenda sia colma di abusi e ombre che i comitati territoriali, insieme ai sindaci interessati del comprensorio, stanno facendo emergere con mille difficoltà. Si tratta di risultati che sottintendono una verità politica: la discarica di rifiuti speciali di Scala Coeli non risponde a nessuna esigenza del territorio, ma è il frutto della speculazione che regge il ciclo dei rifiuti calabrese. Si pensi che la Calabria smaltisce in discariche private il 7% dei rifiuti speciali dell’intera nazione, con introiti enormi da parte di questi fortunati proprietari di discariche. Questo è un segnale anche per l’Ufficio del Commissario all’Emergenza Ambientale, che sappiamo vorrebbe usare durante l’estate anche le discariche chiuse o non a norma, come è già accaduto vergognosamente in passato, impaurendo la popolazione agitando lo spettro dei rifiuti ai bordi delle strade. Il tempo dei trucchi è finito, dopo quindici anni pretendiamo risposte reali e concrete. È il momento di aprire una nuova stagione nella gestione dei rifiuti calabresi, realizzando un sistema pubblico che si basi sul riciclo ed il riutilizzo, senza più relitti obsoleti come le discariche. Se i commissari e gli assessori non sono in grado di farlo, si dimettano. Ogni qual volta, invece, si andrà nella direzione dello stupro del territorio, della nostra salute e della nostra economia, i cittadini si schiereranno apertamente per impedirlo, sospinti dalla forza della ragione che, giorno dopo giorno, diventa più palese.

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