Inviata oggi la seconda lettera al Presidente della Repubblica Napolitano dopo i diversi incidenti avvenuti nel terribile fine settimana appena trascorso che ha visto purtroppo due nuove vittime sulla strada Statale 106 ionica calabrese, Aldo Spina di 59 anni, deceduto il 3 agosto 2014 alle 6.00 del mattino a Corigliano Calabro (CS) e Pasquale Pastore di 71 anni deceduto il 02 agosto 2014 a Cassano All’Ionio (CS), Fabio Pugliese, fondatore del gruppo Basta Vittime Sulla S.S. 106 interviene nuovamente sul tema dellammodernamento della strada della morte. «Ritengo doveroso afferma Pugliese rimarcare un aspetto importante peraltro segnalato nella mia nuova lettera a Napolitano: in data 24 luglio ha avuto luogo lultima seduta conclusiva della Conferenza dei Servizi nellambito della quale il Presidente Ing. Incalza (Ministero Trasporti ed Infrastrutture), acquisiti i pareri favorevoli degli otto sindaci presenti, della Regione Calabria e del Ministero ai Beni Culturali dichiarava chiusa ufficialmente della Conferenza al 28 luglio e si decideva per non ripubblicazione del progetto». «Premesso che continua Pugliese allultima importantissima conferenza dei servizi del 24 luglio scorso non si è avuta la presenza del Ministero dellAmbiente e che questa assenza, peraltro non giustificata, ha concorso a fare in modo che la Struttura Tecnica di Missione potesse proporre al CIPE l’approvazione del progetto definitivo e l’immediato avvio della redazione del progetto esecutivo appare evidente la volontà del suddetto Ministero in concorso con lAnas di voler perdere tempo nel mentre questa importante arteria viaria continua a mietere vittime e feriti ogni giorno». «Il Ministero dellAmbiente e lAnas aggiunge Pugliese hanno poi deciso qualcosa di incredibile: procedere alla ripubblicazione del progetto contravvenendo alle decisioni ormai assunte dalla Conferenza dei Servizi conclusa il 28 luglio! Tale scelta comporterà una nuova acquisizione dei pareri, lennesima esposizione del progetto alle solite osservazioni strumentali peraltro denunciate più volte dal sottoscritto ed, in ultimo, un ritardo sullavvio della redazione del progetto esecutivo a non prima di gennaio». «Tuttavia continua Pugliese ciò che rappresenta un vero problema riguarda le ulteriori integrazioni che si avrebbero con la ripubblicazione del progetto atteso che queste concorrerebbero certamente a far superare il limite di spesa previsto per legge per linfrastruttura in argomento con la conseguenza di posticipare a chissà quanto lammodernamento della strada della morte che la Calabria attende da circa un secolo». «Quanto sta avvenendo conclude Pugliese nel silenzio assoluto di tutti, mi permette di poter dire chiaramente che lo Stato italiano sulla strada Statale 106 è lassassino. I mezzi di informazione sono abbandonati ad un senso di omertà che non trova precedenti nel resto dItalia e questo sistema contribuirà sempre più ad uccidere ogni futuro per la Calabria». Fabio Pugliese Fondatore gruppo Basta Vittime Sulla Strada Statale 106
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