Nella splendida Sala degli Specchi dellottocentesco Palazzo del Governo, nel cuore del centro storico di Cosenza, si è svolto, il 4 dicembre scorso un interessante incontro culturale per la presentazione del libro: Cariati, la formidabile rocca dei Ruffo e degli Spinelli, di Franco Liguori. Ad organizzare levento, è stato lAssessorato alla Cultura della Provincia di Cosenza, in collaborazione con la Deputazione di Storia Patria per la Calabria, il Comune di Cariati, la sezione cosentina della Società Dante Alighieri e lAssociazione Ex Alunni del Liceo Classico Telesio. Moderatrice della serata culturale, alla quale ha preso parte un pubblico numeroso e qualificato, è stata Maria Francesca Corigliano, assessore alla Cultura e alla Valorizzazione dei Beni culturali della Provincia di Cosenza, autrice della prefazione al libro, da lei definito un lavoro scritto con passione e rigore scientifico, che certamente servirà a promuovere, a livello culturale e turistico, la splendida Cariati. Il primo intervento è stato quello dellautore, lo studioso Franco Liguori, che ha spiegato le ragioni che lo hanno indotto a pubblicare uno studio monografico sul centro storico di Cariati, una cittadina medievale che conserva ancora intatta la sua possente cinta muraria quattrocentesca, allinterno della quale si ergono preziose chiese ed antichi palazzi gentilizi, che ne fanno uno dei borghi antichi più belli della Calabria. Liguori ha illustrato anche i caratteri della sua pubblicazione, da lui stesso definita un libro-guida per conoscere la cittadina ionica, un libro che tratta di archeologia, storia ed arte, illustrando con chiarezza le preziosità storico-artistiche del suggestivo paese della costa ionica cosentina. Dopo Liguori, hanno preso la parola il sindaco di Cariati, avvocato Filippo Sero e lassessore provinciale Leonardo Trento, che hanno avuto parole di apprezzamento per il lavoro costante e appassionato che Liguori va conducendo da anni, con i suoi studi, per far conoscere ai Cariatesi e non solo ad essi, gli illustri trascorsi storici della cittadina e i suoi notevoli beni architettonici, monumentali ed artistici, che costituiscono una vera ricchezza per il paese. A relazionare con metodo scientifico sul volume di Liguori , sono stati i professori Gian Piero Givigliano e Fausto Cozzetto, entrambi docenti dellUniversità della Calabria, il primo di Storia Romana, il secondo di Storia Moderna. Givigliano si è soffermato principalmente sulla sezione archeologica del volume di Liguori, intrattenendosi prevalentemente sui Brettii o Bruttii, lantica popolazione italica, che ha lasciato a Cariati importanti testimonianze archeologiche, tra cui la celebre Tomba del guerriero, di località Salto; Cozzetto, invece, ha incentrato il suo intervento sul periodo cinquecentesco della storia di Cariati, allorquando la cittadina ionica era capitale di un vasto stato feudale, governato dagli Spinelli, prima conti e poi principi di Cariati, evidenziando il ruolo di prestigio rivestito dalla cittadina ionica nel contesto del Regno di Napoli anche nei secoli XVII e XVIII, grazie pure al fatto di essere stata, a quellepoca, sede vescovile di notevole importanza. Entrambi gli studiosi dellUniversità della Calabria hanno espresso giudizi largamente positivi sulla validità scientifica della pubblicazione di Franco Liguori, elogiandone la chiarezza espositiva ed il rigore metodologico, oltre alla cura editoriale con cui lopera è stata stampata, che ne fanno unopera pregevole.
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