Dalla flessibilità attuale nelluso degli ambienti domestici al ridotto tempo per fruire degli stessi. Dallavvento della bioarchitettura alla casa vissuta come rifugio. Dalle micro-case in Cina al ritorno ai materiali naturali (legno e pietra), non energivori e rinnovabili nelle costruzioni (con acciaio vetro). Dalla unificazione, nellarredamento contemporaneo, di cucina e soggiorno alla dimensione-ufficio catapultata ormai in qualsiasi luogo con le nuove tecnologie. Mai tanti temi così diversi tra loro eppure così intrecciati luno allaltro da un leit motiv (il titolo: Comè cambiata la concezione spazio/tempo nelluomo doggi?) che, anche questa volta, è riuscito a far convergere interventi ed ospiti. Il riuscitissimo 76esimo caffè filosofico itinerante, ospitato presso il nuovo Museum Cafè AMARELLI è stato forse uno dei più politici in senso lato. Interessante. Trasversale. Appassionante. Da ripetere è stato, questo, il commento unanime ed entusiasta degli ospiti. Dalle case costruite 100 anni fa ha detto Madlène ALOISE (Villapiana), architetto specializzato in sostenibilità ambientale quasi tutto era ed è recuperabile. Da quelle costruite negli ultimi 10 anni quasi nulla! Con la bioarchitettura cambia soprattutto il consumo di energia e, più in generale, il diverso approccio con la natura. Quello che oggi è entrato in crisi ha aggiunto Fortunato AMARELLI è lo spazio domestico. La casa è diventata un rifugio per sfuggire alla vita frenetica. Oggi spesso serve soltanto e paradossalmente una stanza da letto! E dove il lavoro ritma tutto come nella Cina capitalista delle megalopoli (a differenza della campagna comunista!) ha spiegato Roberto MAIORANO (Cariati), ricercatore scientifico rientrato in Calabria per aprire unazienda di liquori identitari gli spazi domestici sono limitatissimi. Si tratta sempre di processi è intervenuto il geologo Tonino CARACCIOLO risultanti da un modello economico. Abbiamo sottratto ettari ed ettari di terreno per consentire una cementificazione improduttiva, mentre i nostri patrimoni erano e restano ad esempio boschi e vigne. Abbiamo distrutto ecosistemi e deturpato gli ambienti. La crisi oggi ha concluso ha quanto meno leffetto salutare di bloccare ledilizia. Gli effetti nefasti sono analoghi anche nellapproccio al cibo: mangiamo infatti ormai solo cose precotte e tutto in tutte le stagioni ha chiosato. Ecco perché ha detto lingegnere agrario Virginia DONATI (Trebisacce) sia in architettura che nellalimentazione cerchiamo adesso di trovare meno sofisticazioni possibili, avendo maggiore attenzione allambiente. Lo spazio ha detto è relativo al tempo. Oggi, quando cè, il tempo si riempie con la tecnologia! Il problema resta dunque di approccio. In questi mutamenti va letta ha spiegato larchitetto Fabrizia BERLIGIERI (Cosenza) anche lambiguità nelluso contemporaneo degli spazi. Non cè più divisione tra sfera privata e pubblica. E non è più un problema avere la cucina in disordine ed accogliere gli ospiti. Tanto è vero che ha proseguito larchitetto e designer Daniela CARUSO (Rossano) è sempre più diffusa la tendenza ad unificare cucina e living nella richiesta di arredamenti di interni. Un esempio: i fuochi non sono più verso il muro ma spesso su unisola per rivolgersi agli ospiti. Tutto ruota, intorno, alla cucina ed al food. Si spiega quindi perché ha chiosato Giovanni CUCCI, della CUCCI INTERIORS (Rossano) partner ufficiale del 76 Cafè Philo insieme alla SENATORE VINI nel dialogo divenuto ormai quasi psicologico con il cliente partiamo dalla definizione degli spazi in cucina. Tutto il resto è conseguenza. Il nuovo lusso ha aggiunto è riuscire ad offrire la soluzione di arredamento migliore, aderendo alle opzioni esistenziali, sociologiche e filosofiche espresse nel brief. Interessanti tutti i contributi al Caffè, moderati da Lenin MONTESANTO. Da quello del consigliere regionale Gianluca GALLO, per il quale potremo sopravvivere, soprattutto alle nostre latitudini, soltanto se aumenterà la sensibilità a questi temi a quello dello sperimentatore identitario Angelo ELIA (Laboratori di Pasta Villapiana) per il quale la cucina va vissuta come cura dalle malattie; dalla scrittrice Assunta SCORPINITI (Cariati) che ha indicato un interessante parallelismo tra gli spazi domestici scanditi ancora quarantanni fa da riti e ritmi della natura nella tradizione marinara e sottolineando come leccessiva cementificazione stia facendo perdere lumanità a quelli dellassessore al turismo del Comune di Corigliano Maria Francesca CEO (si è tornati oggi alla casa piccola!); di Luigi SALVATORE General Manager della Global Technologies Service (che ha introdotto il concetto del green building); degli architetti Antonio FELICETTI (lattenzione alla sala da bagno è diventata la nuova tendenza) di Rita LAURENZANO (Rossano) per la quale il filo rosso del Cafè Philo è stata lesigenza di progettare. Perché per allargare una strada ha chiosato non serve soltanto abbattere una casa!; e, infine, di Rossella CIACCI (Trebisacce) per la quale il politico non dovrebbe mai distaccarsi dal suo ruolo preciso, perché è il progettista dei nostri bisogni. -(Fonte: MONTESANTO SAS Comunicazione & Lobbying).
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