Sullintervista al Vice Sindaco di Cariati, Leonardo Montesanto, si potrebbero dire tante cose e di sicuro non tutte positive. Ma, invece, sono del parere di andare a valorizzare un aspetto particolarmente importante, che trapela dalla riflessione dellesponente della maggioranza della Giunta Sero. Montesanto, spero volutamente, ha dichiarato che non ha partecipato allincontro del costituendo laboratorio civico cittadino – vera e unica novità nel panorama politico locale da diversi anni a questa parte – solo perché lamministrazione comunale non è stata inviata formalmente. Beh, allora, se le cose stanno proprio così non ci saranno problemi per il futuro. Gli organizzatori della riunione di domenica scorsa hanno sicuramente dimenticato di favorire un invito formale al Sindaco avv.F.Sero e, quindi, questo non mancherà per la prossima riunione. Dobbiamo essere tutti consapevoli che oggi, sotto agli occhi dei molti, cè un elemento di grande novità. Un gruppo di cittadini ha deciso di avviare una sperimentazione di laboratorio civico. E come sembra, lo stesso Montesanto ha mostrato nei confronti dello spaccato di attivismo civico un certo interesse e condivisione. Non resta, quindi, che passare ai fatti. Del resto, la democrazia partecipativa significa che i cittadini compartecipano al governo della città per mezzo di assemblee e incontri pubblici, in cui contribuiscono con proposte e osservazioni alle scelte e alle decisioni dellamministrazione pubblica. Le intenzioni dei cittadini nascono da dibattiti pubblici dove sono discusse e valutate le questioni importanti per la qualità della vita in città, dalla residenzialità alla sanità ai trasporti al verde pubblico, tanto per fare qualche esempio. Le esperienze di democrazia partecipativa sono ormai centinaia in Italia e migliaia nel mondo. Inoltre, sempre più istituzioni internazionali come lUnione Europea o il Consiglio dEuropa promuovono processi di collaborazione tra enti pubblici e cittadini. In Italia esistono da tempo delle leggi specifiche che favoriscono tali rapporti. Come ad esempio la legge 8 giugno 1990, n. 142 “Ordinamento delle autonomie locali.” Sono direttamente i Comuni a valorizzare le libere forme associative e promuovono organismi di partecipazione dei cittadini all’amministrazione locale, anche su base di quartiere o di frazione. Vengo al dunque. Gentile Vice Sindaco, se conferma ciò che ha pubblicamente detto, nella sua intervista alla nostra testata web cariatinet.it, non le resta, unitamente alla Giunta di cui è parte autorevole, che coltivare tale attivismo civico che embrionalmente si sta formando a Cariati. Vede, Vice Sindaco Montesanto, se cè volontà da parte dellamministrazione comunale in carica a seguire simile percorso, loccasione che si è presentata è ghiotta e va perseguita. Per dimostrare la condivisione dintenti, occorre energia, idee e senso di appartenenza nel rispondere alle istanze e proposte della comunità cariatese. E così, magari, Cariati potrà pensare al proprio futuro. Ogni epoca fa storia a sé, e questa non può che trasformarsi in un momento felice per Cariati. E stavolta, a cambiare è chiamata la classe politica dirigente locale, sperando che voglia farlo e dimostrarlo con tutte la sua piena convinzione. Nicola Campoli
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