
Sentiamo lesigenza di rinnovare ancora linvito ALLE ISTITUZIONI LOCALI,AI PARTITI POLITICI,ALLE ASSOCIAZIONI DI OGNI TIPO a partecipare e promuovere lappuntamento del 10 dicembre. La manifestazione che si svolgerà a piazza 500 sulla scia di quella di kr per la fine del commissariamento dei rifiuti e di quella del 12 ottobre per contrastare la nascita della discarica di Scala Coeli,vuole portare allattenzione collettiva i gravi danni che sta subendo questa parte di Calabria, travolta da logiche politiche e dinteresse privato che non coincidono con il bene pubblico. Si fa riferimento,in particolar modo, alla chiusura imminente dellH V. Cosentino e alla costruzione di una discarica privata in un sito che coinvolge direttamente oltre che Scala Coeli,anche Cariati,Crucoli. Un recente studio, fatto dalla commissione parlamentare sul ciclo dei rifiuti in Calabria, presieduta dallOn. Pecorella tra gli altri dice chiaramente che la Calabria è diventata territorio di smaltimento di rifiuti speciali e che le discariche attualmente aperte hanno una capacità di smaltimento di gran lunga superiore alla quantità di rifiuti speciali che la nostra regione produce. Crediamo che questa scelta privata(la ditta Bieco è la titolare dei lavori) è stata avvallata con troppa leggerezza dallARPA perché,tra gli altri motivi,è strettamente legata,appunto, a un disegno che vorrebbe fare della Calabria la pattumiera dEuropa! Non può coincidere lavviamento della raccolta differenziata nella piattaforma dei comuni uniti se gli stessi Comuni,le stesse amm.ni locali non rispettano il dovere di tutelare il territorio da decisioni che arrivano dallalto come irrevocabili(anche per questo siamo sicuri sia necessario la fine del commissariamento allemergenza ai rifiuti che dura ormai da15 anni e che non ha fatto altro che acuire lemergenza: siamo gli ultimi in Italia nella raccolta differenziata e nel riciclaggio dei rifiuti). Irrevocabile sembra essere la decisione del Pres. Scopelliti che vuole il V. Cosentino deturpato delle sue funzioni e relegato a edificio semivuoto. Il Vittorio Cosentino deve far parte della mappa ospedaliera calabrese in modo totale,sia perché Cariati rappresenta innegabilmente un punto nevralgico essendo vicinodi tante comunità che vivono sia sul litorale ma anche nellentroterra,sia perchè crediamo sia necessario lutilizzo di tutta la struttura e della potenzialità umane e non, in favore del servizio pubblico anche perchè,negli ultimi anni,è stato investito molto denaro per ristrutturare e rendere migliore il nostro H. I tagli nel settore sanitario stanno portando proprio a una violazione dellarticolo 32 della Costituzione a cui la gente di questi luoghi non ha,sia chiaro,intenzione di rinunciare. Crediamo sia doveroso, da parte degli attori sociali che si muovono in queste nostre comunità e che in molti casi rappresentano un faro per i cittadini meno informati,di mobilitarsi nel tentativo di sensibilizzare gli stessi cittadini e farsi portavoce del disagio! Alle amm.ni locali,ai partiti politici, alle associazioni di vario tipo rivolgiamo un accorato invito ad adempiere al dovere politico e civile di tutela della salute pubblica, per tentare di superare la sordità e lindifferenza che rendono più facile questo lento ATTENTATO nei confronti di questi zona di Calabria. Non vorremmo constatare la latitanza della Cariati dei partiti e di tutti quegli agenti che gravitano, anche a volte in modo dannoso, intorno al bene pubblico. Da poco abbiamo appurato che il nostro ente provinciale è il più indebitato dItalia,tutto questo miscelato con una situazione socio-economica spaventosa ed,ancora più paurosa è la mancanza di una possibile prospettiva che arrivi dalle stanze del potere conciliabile con bene pubblico e con una crescita eco-sostenibile. E’ ora di dare peso ai sogni legittimi dei giovani che vogliono rivoluzionare una terra che ha bisogno di riacquistare dignità per sollevarsi da una fossa sempre più simile ad unimmensa discarica strapiena di rassegnazione ,per poter, così, costruire unAlternativa strapiena di buone idee! Movimento Le lampare,gli studenti delle Scuole Sup. di Cariati,il Comitato anti-discarica di Scala Coeli e Bucita.
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