l’UDC di Cariati ribadisce il proprio disappunto sull’ubicazione di una discarica per rifiuti speciali non pericolosi nel nostro territorio.

In merito alla problematica sulla discarica in fase di realizzazione nel comune di Scala Coeli, l’UDC di Cariati ribadisce il proprio disappunto sull’ubicazione di una discarica per rifiuti speciali non pericolosi nel nostro territorio bocciando anche il metodo e la conduzione politica ed imprenditoriale che stanno tenendo tutti gli organi preposti ed interessati, dagli amministratori locali e provinciali alla società preposta alla costruzione e gestione della discarica. L’udc condivide le preoccupazioni del “comitato no discarica” in merito al problema dell’impatto ambientale che si avrà e dei danni che questa struttura potrà procurare all’economia del territorio principalmente a vocazione turistica ed agricola. Per quanto riguarda l’accusa della società Bieco, preposta alla realizzazione della discarica, che “taluni starebbero orchestrando campagne mediatiche locali e nazionali, per allarmare la popolazione del territorio” il segretario dell’udc, prof. Liguori Domenico, puntualizza ricordando alla Bieco che è un diritto di tutti esprimere il proprio disappunto, nel rispetto della legge, ma anche in modo deciso. E’ un diritto ed anche un dovere, ha aggiunto ancora il segretario Liguori, di chiunque e tanto più di un consigliere comunale, di esprimere la propria analisi politica come ha fatto il dott. Francesco Cosentino in una intervista su Cariatiweb. Invece di preoccuparsi di minacciare querele, la società Bieco, potrebbe investire risorse sull’informazione che è mancata in tutta questa storia. Se si vogliono evitare gli allarmismi, come afferma la Bieco, perché non si è mai fatto nulla per informare, chiarire e rendere tutto trasparente sulla realizzazione e gestione della discarica e di come sarà tutelata la salvaguardia ambientale ? E gli amministratori coinvolti perché non hanno preteso che questa informativa ci fosse? Ad esempio sarebbe interessante conoscere la lista dei rifiuti che saranno destinati a questa discarica, con i relativi codici CER (un Codice Europeo dei Rifiuti che identifica in modo inequivocabile la tipologia del rifiuto). Fermo restando il parere sfavorevole alla realizzazione di una siffatta discarica nel nostro territorio, la proposta che facciamo, conclude Liguori, è che si inizi, almeno, a diffondere le informazioni necessarie per poter valutare seriamente tutti i rischi connessi e invitiamo, a tal proposito, la Bieco a tenere un pubblico convegno con possibilità di contraddittorio da parte dei cittadini. D. Liguori Segretario UDC Cariati

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