CRONACA, LA FORZA DEL SOCIAL NETWORK

CRONACA, LA FORZA DEL SOCIAL NETWORK I QUOTIDIANI ATTRATTI DAL PASSAPAROLA MURDOCH: I SOCIAL MEDIA = SORGENTE DI TRAFFICO ROSSANO (Cs) Martedì 9 Febbraio 2010 – I social network, ecco i nuovi “strilloni”. I quotidiani studiano il modo di sfruttare il passaparola on-line per supportare le testate. Facebook e Wsj, con Iphone e Blackberry, rilanceranno le news. Rupert MURDOCH: i social media rappresentano una piccola sorgente di traffico. I quotidiani puntano sulle notizie a pagamento, i social media praticano la condivisione dei contenuti: due modelli antitetici. Tuttavia, nell’anno in cui molto editori chiederanno ai lettori di pagare per accedere agli articoli on-line, i giornali potrebbero guadagnare qualcosa dall’alleanza con siti come Facebook, Digg e tutti quelli in cui il passaparola è fatto anche dalle notizie. Nel 2009 Twitter, il sito di microblogging, con cui è possibile informare i propri “followers” con brevi messaggi, ha dimostrato la forza del social networking applicato alla cronaca, soprattutto quella internazionale, dalla repressione politica in Iran al recentissimo sisma di Haiti. Ma c’è anche un’altra prospettiva: informare amici e parenti di notizie che possono interessare anche loro, pubblicate sul sito di una testata on-line. Il risultato è stato l’aumento del traffico sul social network, altrettanto sul sito che pubblica la notizia. Può captare persino che ci scappi l’abbonato. Per il Wall Street Journal, il quotidiano economico americano controllato da Rupert MURDOCH, l’editore che di fatto ha dettato la linea mondiale sui contenuti a pagamento, i social media rappresentano al momento una piccola sorgente di traffico, ma in futuro non troppo lontano il loro ruolo potrebbe crescere notevolmente. In un’intervista a Mediashift.com, Alan MURRAY, vice managing director del Wsj, ha dichiarato che il giornale può contare su diverse sorgenti di traffico e che Facebook, Digg e Twitter, tre delle principali piattaforme di social media, figuriamoci nella top ten dei siti che rimando al quotidiano. Un dato di paragone interessante, a questo proposito, riguarda il traffico generato da motori di ricerca come Yahoo, o Google, quest’ultimo particolarmente inviso a MURDOCH perchè ruberebbe i contenuti ai giornali on-line, senza pagare i diritti d’autore. Assodato che la testata MURDOCH non può promuovere e condividere contenuti pubblicati sul proprio sito, si è lavorato per incorporare i social media in un altro modo, utilizzandoli per fare giornalismo. Inoltre il Wsj sta sviluppando ulteriori iniziative in tal senso, fra cui widgets per Iphone e Blackberry che lanceranno alcuni highlights delle notizie pubblicate. Si tratta di iniziative che guardano al futuro, al contempo sembra il tentativo di arginare la tanto temuta fuga dei lettori. Dopo che il newyorkese Newsday ha imposto il pagamento per la maggior parte dei propri contenuti il traffico è sceso infatti del 21% e non bisogna neppure dimenticare che nell’ultimo trimestre del 2009 i giornali alle stelle e strisce e hanno già accusato un -17% di ricavi dalla pubblicità on-line rispetto a 12 mesi prima.

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