Vacanze italiane: Cariati

Il vero valore aggiunto? La possibilità di garantire un distanziamento sociale naturale

Panorama Cariati

Non sono nato a Cariati, ma è come se lo fossi. Ci trascorro le mie vacanze estive da trent’anni e lunghi fine settimana, compatibilmente con gli impegni di lavoro. A tutti gli effetti è il mio buon ritiro. 

Piccolo Comune del basso ionio cosentino. Un incantevole e accogliente borgo antico, circondato da storiche mura perfettamente conservate. Un gioiello d’arte fuori dagli abituali circuiti turistici. 

A fare da contorno un mare ionio cristallino che si divide tra sabbia e pietre. A tratti, lungo la costa, compaiono lunghe spiagge del tutto inesplorate e incontaminate. 

Qui il tempo è come se non si fosse mai fermato. Insomma, non c’é stata, sicuramente, una massificazione del turismo. 

Una circostanza positiva per riflettere sul proprio futuro per sfruttare un potenziale naturalistico di tutto rispetto. 

A Cariati c’è la possibilità di privilegiare una modalità di vacanza più a contatto con la natura, fruendo i principi del turismo lento e responsabile, che sposi il territorio e le tradizioni locali.

Il vero valore aggiunto? La possibilità di garantire un distanziamento sociale naturale. È, infatti, lo spazio il vero punto a favore per chi volesse scegliere Cariati, come meta turistica in quest’estate tutta italiana. 

A completare il racconto ci sono poi i cariatesi. Un popolo dalle generose maniere che conosce molto bene le buone regole dell’accoglienza, sapendo ben coniugare rispetto e socievolezza.  

Nicola Campoli

foto di Caterina Filareti

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