UNA TARGA PER NON DIMENTICARE GLI EROI DI NASSIRIYA

UNA TARGA PER NON DIMENTICARE GLI EROI DI NASSIRIYA L’iniziativa è dell’Associazione Nazionale Carabinieri “Alfio Ragazzi”, sezione di Cariati di Maria Scorpiniti In occasione della giornata dedicata al ricordo dei caduti di Nassiriya, nell’ottavo anniversario della strage, la sezione ANCI “Alfio Ragazzi” di Cariati ha voluto fare memoria del sacrificio dei soldati italiani uccisi in Afghanistan. Per questo scopo, e perché gli eroi non siano dimenticati, l’Associazione Nazionale Carabinieri Italiani presieduta da Cataldo Santoro ha organizzato il 12 novembre scorso una significativa commemorazione alla presenza delle autorità civili, militari e dei rappresentanti dell’Arma di Rossano e Cirò. La prima parte della manifestazione si è svolta nella piazza intitolata “Ai Caduti di Nassiriya”, nei pressi della locale caserma dei Carabinieri, dove l’ANCI ha apposto una targa con i nomi dei 19 italiani caduti in missione di pace sul monumento di pietra, opera dello scultore cariatese Alfonso Caniglia; è seguita la benedizione da parte di don Mosè Cariati, mentre l’amministrazione comunale ha deposto sulla stele di una corona di alloro. Successivamente, nella chiesa Cristo Re, è stato proiettato un video in omaggio ai militari morti e, subito dopo, ha avuto inizio la messa, nel corso della quale il parroco don Mosè ha ricordato, tra i giovani eroi, Alfio Ragazzi, il maresciallo caduto a Nassiriya che aveva prestato servizio presso la stazione dei Carabinieri di Cariati nel 1987 per un periodo di due anni e al quale è stata intitolata al sede dell’associazione. “La vedova e i figli di Alfio – ha detto tra l’altro – sono stati in mezzo a noi in quella emozionante circostanza, in cui abbiamo ricordato tutti i fratelli caduti e la loro carità eroica”. Secondo il sacerdote, sono, questi, gli operatori di pace di cui parla il Vangelo: “Oggi il mondo ha bisogno di testimoni – ha concluso – ed essi sono stati dei veri missionari; il loro ricordo serve a far scoprire, in ciascuno di noi, la responsabilità civile per ricercare e vivere la pace”. A conclusione della celebrazione, il presidente dell’ANCI Cataldo Santoro ha menzionato con orgoglio le virtù eroiche dei colleghi che, “nel silenzio” e mettendo a rischio la propria esistenza, hanno dato un contributo di impegno e abnegazione per ristabilire la libertà in quei paesi dove manca. L’assessore Leonardo Celeste, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, ha ricordato i “martiri della libertà” come coloro che, nel nome del popolo italiano, hanno sacrificato non solo la loro vita, ma i loro affetti lasciando un vuoto incolmabile in mogli, figli, genitori, fratelli. La manifestazione si è conclusa con l’affidamento alla Virgo Fidelis, protettrice dell’Arma, attraverso la preghiera del Carabiniere recitata con emozione dall’appuntato Franco Iacovino.

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